venerdì 23 dicembre 2016

UN'IDEA LAST MINUTE PER I REGALI DI NATALE? SCOPRITE CROCK POT

Per vedere il video clicca qui

State correndo come dei pazzi in questi giorni prima di Natale per prendere gli ultimi regali? Sedetevi, rilassatevi e accendete il vostro computer :) Vi consiglio di navigare sul portale Nital e scoprirete tantissimi prodotti utili, comodi e facilissimi da usare...e regalare.

Io mi sono regalata Crock-Pot, l'originale pentola Slow Cooker, e l'ho già messa al lavoro: mi sono preparata dei fantastici ciuffetti di calamaro con il pomodoro che vedete nel video. Eccovi gli ingredienti che ho usato se li volete provare per le vostre feste natalizie.

Ingredienti: 800 g di ciuffetti di calamaro, 500 ml di pomodoro, 1 bicchiere di vino rosso, 1 foglia di alloro, 2 spicchi di aglio, 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, sale, pepe nero in grani.

Cucinare con Crock-Pot è praticissimo, salutare e sicuro.

Praticissimo perché riduce al minimo il vostro tempo davanti ai fornelli e, sapendo che il risultato della preparazione sarà assolutamente perfetto, vi lascia la possibilità di fare tutto quello che volete (o ahimè dovete) senza dovervi preoccupare del pranzo e della cena.

Salutare perché la cottura lenta e a temperatura costante non altera le proprietà nutritive degli alimenti, infatti è uno dei metodi preferiti dai grandi chef italiani e internazionali.

Sicuro perché potete lasciare Crock-Pot acceso a cuocere le vostre pietanze preferite sapendo che consuma solo quanto una lampadina quindi la potete lasciare accesa anche quando siete fuori casa, a letto o nell'altra stanza.

VI AUGURO UN BUON NATALE E 
UN FANTASTICO ANNO NUOVO!!!

P.S. il 2017 porterà grandissime novità per CALDE DELIZIE...stay tuned! 



giovedì 24 novembre 2016

SNOWDEN VI ASPETTA AL CINEMA PER RIVELARE TUTTA LA VERITA'

Sappiamo cosa, sappiamo come, sappiamo a chi, ma non sappiamo PERCHE'.

Perche' Ed Snowden, giovane astro nascente della sicurezza cibernetica, fedele patriota degli Stati Uniti e punta di diamante dei servizi segreti statunitensi ha deciso di diventare un informatore della stampa e rivelare uno dei controversi metodi di raccolta delle informazioni messo in atto da CIA e NSA (fra le altre)?

Perche' ha deciso di uscire dall'ombra e svelarci che siamo tutti sotto controllo mettendo in pericolo la sua incolumita' e la sua liberta'?

Proprio questo e' il taglio deciso da OLIVER STONE per la sua ultima pellicola, SNOWDEN, che ci proponendoci un'escursus della carriera di questo giovane genio mostra la sua lenta, ma inesorabile presa di coscienza di essere parte di un maccanismo nel quale lui non si riconosceva.

Cresciuto in una famiglia impegnata a difendere gli Stati Uniti, dopo aver lasciato le Forze Spaciali dell'esercito a causa di un terribile incidente, Ed si impegna per entrare come effettivo e successivamente come consulente esterno nella CIA e nella NSA.

Dotato di un incredibile talento informatico, in breve tempo gli vengono assegnati compiti di estrema importanza per la sicurezza del suo paese e per la lotta al terrorismo, ma una volta entrato nella sala dei bottoni, Ed scopre che la raccolta di informazioni non e' circoscritta solo a governi stranieri e cellule estremiste, ma riguarda anche semplici cittadini.

Inoltre, un software da lui ideato di raccolta dati che avrebbe dovuto essere utilizzato per creare un database "intelligente" in quanto selettivo viene trasformato a sua insaputa in un'arma per individuare target e uccidere i nemici.

La sua coscienza comincia a rimordere e grazie al suo stretto rapporto con la fidanzata, che non conosce i particolari del suo lavoro, ma che ha sempre il ruolo di riportarlo nel mondo reale e fuori da quello delle spie, Ed si rende conto di essere contrario alla raccolta indiscriminata di informazioni e alla totale mancanza di privacy lasciata dal governo americano ai propri cittadini e decide di agire in prima persona, anche a costo di essere incriminato per tradimento e di non poter piu' mettere piede negli Statu Uniti.

Leggendarie diventeranno le sue rivelazioni ad un gruppo di giornalisti e le ripercussioni per il governo Obama. 


Oliver Stone, ha sempre scelto storie che mettessero il riflettore della macchina da presa su momenti controversi e fondamentali della cultura americana, ci aveva fatto rimangiare la nostra invidia per  il dorato mondo della finanza in Wall Street, considerare tutti i punti oscuri nell'assassinio di Kennedy con JFK, partecipare alla delusione e disillusione di un patriota in Nato il 4 Luglio. Era un'evoluzione naturale della sua filmografia concentrarsi sull'affair Snowden e insieme alla semplice trasparenza dell'interpretazione del bravissimo Joseph Gordon-Levitt ci propone una pellicola incisiva e affascinante.

Il film nelle nostre sale dal 24 novembre, viene da un box office americano alquanto freddo, infatti, oltreoceano non ha raggiunto i 22 milioni di dollari, probabilmente nel mondo post elezione di Donald Trump, gli spettatori siano piu' interessati a conoscere i meandri occulti dell'immenso potere dei servizi segreti statunitensi. Se non altro per scoprire perche' dovrebbero sempre stare attenti a cosa inquadrano le proprie web cam.....quando sono spente....

giovedì 17 novembre 2016

ANIMALI NOTTURNI: PERCHE' VEDERE IL NUOVO FILM DI TOM FORD


Ho visto il nuovo film di Tom Ford, ANIMALI NOTTURNI, in anteprima piu' di una settimana fa e il mio apprezzamento nei confronti di questa meravigliosa pellicola e' cresciuto di giorno in giorno mentre ne rielaboravo trama e realizzazione.

Per questo ho preferito aspettare la vigilia della sua uscita al cinema in Italia e USA per scriverne, in modo da poter farvi una recensione che incarnasse al meglio tutte le mie sensazioni.

Lasciatemi premettere che non mi capitava da tempo di vedere un film che mi lasciasse una tale potente voglia di rielaborazione, una voglia di scavare le scelte stilistiche dello sceneggiatore/regista e attoriali degli interpreti.

Io stessa rileggendo queste prime righe penso: "Come sei  seria, Elena!" :) E' vero, di solito le mie recensioni hanno un altro tono, e il merito lo devo tutto a Tom Ford e ai suoi attori.

ANIMALI NOTTURNI, grazie alla sua struttura narrativa pur potendo essere etichettato come "film drammatico" ha anche molti risvolti polizieschi e thriller quindi non rappresenta la "tipica" pellicola introspettiva e riflessiva che puo' attirare solo una determinata fetta di pubblico. Ha il potere, se distribuito nel modo giusto, di raggiungere un'audience ampia e diversificata che senza dubbio uscira' dalla visione sia sconvolta che arricchita.

La grande capacita' di Tom Ford sta proprio nel fatto di intrettenere e allo stesso tempo far riflettere mostrando uno spaccato della "cultura fortemente usa e getta" che lui e noi conosciamo cosi' bene. Una cultura dove le scelte di vita vengono spesso prese senza pensare alle conseguenze che possono comportare.

Ed ecco che Susan, ricchissima e affermata gallerista di Los Angeles, si vergogna di lamentarsi della sua vita straordinariamente privilegiata, ma allo stesso tempo si sente profondamente sola e infelice. Mentre suo marito e' come sempre in viaggio d'affari, animale notturno suo malgardo, visto che soffre di insonnia, di notte Susan legge il manoscritto inviatole dal suo ex marito Edward, lasciato molti anni prima perche' non all'altezza dei suoi standard.

Standard imposti dalla societa' e dalla famiglia che nel tempo l'hanno, pero' resa arida e stanca delle apparenze.

Il libro scritto da Edward si apre con una dedica "A Susan", ma il suo contenuto, anche se apparentemente pura fiction, e' violento, aggressivo e devastante: Tony e la sua famiglia durante un viaggio notturno vengono fermati da tre poco di buono che rapiscono, struprano e uccidono moglie e figlia, lasciandolo solo a chiedersi se avrebbe potuto regire e se potra' mai trovare pace.

Leggendo, Susan ricorda improvvisamente un'affermazione di Edward "lo scrittore scrive sempre solo di se stesso" e capisce che il libro e' una vendetta che vuole costringerla a scavare nella sua memoria e a fare i conti con la sua scelta di vita.

La scelta narrativa di mostrare gli avvenimenti del libro come parte del film ci fa vivere la proiezione di Susan della trama dando la possibilita' al regista di rendere lo spettatore la coscienza stessa della donna, infatti tanti piccoli indizi visivi sono stati seminati ad arte per permetterci di riconoscere quanto l'abbandono traumatico di Susan abbia spinto Edward a scrivere proprio questa storia.

Un plauso grandissimo se lo meritano gli attori Amy Adams, Jake Gyllenhall (che intepreta sia Edward che il protagonista del suo libro Tony) e Michael Shannon nel ruolo del polizziotto "narrativo" che si prodica per trovare gli assassini della famiglia di Tony.

Sopra tutti, comunque, troneggia il genio indiscusso di Tom Ford, che si e' concentrato, esattamente come nell'acclamata opera prima A Single Man, con uguale intensita' sia sulla parola scritta che sull'immagine.

Supportato dal suo magistrale talento di stilista ed esteta ha curato in maniera spettacolare le ambientazioni e i costumi (fenomenali, ma nessuno di marca Tom Ford) tanto quanto la fotografia. Ogni immagine e' un'istantanea che prende vita grazie alla forza attoriale dei protagonisti e ogni evento rimane impresso nella mente dello spettatore dalla prima inquadratura all'ultima.



lunedì 14 novembre 2016

I RICORDI IN CUCINA DI ANDREJ MUSSA SI MESCOLANO AI FORMAGGI PER UN IMPERDIBILE EVENTO

Vi ho gia' parlato delle mie origini emiliane e della mia passione per il locale Saluti da Modena che, grazie al suo spettacolare menu' e ai suoi eventi a tema, porta a Milano i sapori della mia terra. 

Come sempre i luoghi che amiamo e nei quali ci troviamo a nostro agio sono fucine di belle sorpese, infatti, proprio a Saluti da Modena ho avuto il piacere di incontrare Andrej Mussa, un giovane artista e gastronomo che tramite le sue opere e il suo sito La Supa 'd Lait approfondisce e sperimenta, svecchiandola, l'interconnessione tra arte e cibo.

Conosciamolo meglio e scopriamo come la sua installazione "Andrej's Memories in the Kitchen" sara' insieme al formaggio uno degli ingredienti chiave dell'evento che si terra' il prossimo 17 novembre proprio a Saluti da Modena.

Quali sono le tre esperienze che ti hanno reso la persona che sei ora? 
1) Le attese in cucina con mia nonna... su di lei, gli odori della cucina. Il suo grembiule da cucina, sempre indossato durante la giornata. Osservarla mentre preparava il risoelatte o le frittelle di mela... con la radio accesa sul gazzettino padano.
2) Gli anni '80... e la mia adolescenza, tra fanzine pop e vinili. Solo in cucina a inventarmi fantasiose merende.
3) Le prime cotte sentimentali... Rimangono tutt'ora il mio personale metro di valutazione per ogni prossimo incontro sentimentale. 

Blogger, artista, esperto di arte e gastronomia, comunicatore: come si compenetrano tutte queste anime e quale prevale sull’altra?
Il mio stato d'animo, quello artistico, prevale su tutto. Quelle che tu mi citi sono esperienze professionali che, praticate contemporaneamente caratterizzano una forma d'arte. Divento blogger perchè arte e cibo interagiscono attraverso il mezzo tecnologico del web. Ecco che allora divento un comunicatore. 
I miei sono dei percorsi, delle strategie di comunicazione creativa; che possono essere gastronomiche, artistiche, curatoriali, pittoriche. Considero la performance un'espressione d'arte altissima e profonda, forse la più alta espressione d'arte. A volte inconsapevolmente siamo attori principali di una performance quotidiana... 
Consiglio a tutti di leggere lo splendido libro di Kevin Wilson "La Famiglia Fang" poi successivamente trasformato in un bellissimo film (ndr interpretato da Nicole Kidman e uscito al cinema lo scorso settembre).

C'è un bellissimo episodio che voglio citarti:
Maurizio Cattelan e Massimo Bottura, probabilmente le due figure professionali e artistiche più significative del nostro tempo si incontrano per realizzare il più bel libro sulla cucina "Vieni in Italia con me". La storia culinaria di Massimo Bottura e della sua Osteria Francescana... Bottura rivolgendosi a Cattelan gli racconta quando incontrò Andy Warhol un giorno a New York in ascensore, che gli disse: "Ho appena visto de Kooning che attraversava la Third Avenue salendo e scendendo dalle automobili. Quello si' che ha capito cos'è l'espressionismo..." 

Warhol ha dimostrato che si può essere rivoluzionari inconsapevolmente... 
Capito Elena? Inconsapevolmente noi viviamo in una performance di arte contemporanea. Così, oggi invento la prima performance blog di generi Alimentari & Artistici: I RICETTARI D'ARTE, l'artista contemporaneo che cucina per me...

Quale opera tua o di un artista che hai intervistato ti rappresenterebbe al meglio.
Le mie, mi rappresentano tutte. 

Preciso che i Ricettari d'Arte non sono mai interviste, ma incontri con l'artista. Non ci sono domande e risposte ma, un'attenta osservazione quotidiana con l'artista. Ho sempre amato curiosare nella vita privata, nel quotidiano di ogni artista perchè è in quel preciso istante mentre fa colazione, accende la lavatrice, va a fare la spesa che la sua opera prende forma. Non mi interessa osservare l'artista seduto davanti al cavalletto... non mi dice nulla, non lo capisco...l'esecuzione non ha niente a che vedere con l'arte. Tutto si compie prima. Ogni artista che ho incontrato mi ha sempre trasmesso un particolare fascino privato. 

Raccontaci  della serata organizzata a “Saluti da  Modena” il prossimo 17 novembre e delle opere che esporrai.
Una delle tante bellissime serate che questa Osteria nel cuore di Milano organizza. Tutte serate a tema, questa in particolare sara' dedicata ai formaggi. Verrà presentato un menù con ricette tutte al formaggio. Formaggio biologico del caseificio Casumaro (Modena). Nell'occasione, come è già accaduto in passato, un artista accompagnerà il menù con un allestimento di sue opere Site-Specific. 

"Andrej's Memories in the Kitchen"
All'interno di teche artistiche sarà possibile osservare un mio personale collage spazio-temporale, con particolari pittorici ritagliati su faesite di recupero, istantanee domestiche su vecchie Polaroid, etichette consumate dal tempo di generi alimentari. Dagli affetti quotidiani, tra gli oggetti dimenticati nel tempo... ricordati attraverso le stagioni del tono della memoria.

Mi hanno colpito particolarmente due affermazioni che ho letto sul tuo sito La Supa ‘d Lait: “Scrivo come mangio” e “La cucina resta l’unico habitat per le memorie”Ed ecco nascere le prossime due domande. 


Prima di tutto: come mangi?
Con le mani... (ahahaha) è vero. Cerco quasi sempre, dov'è possibile di usare le mani. Ti accennavo prima come noi inconsapevolmente e consapevolmente siamo i protagonisti di una performance quotidiana... toccare il cibo percepirne il calore, la sua struttura, la sua fragilità, portare il cibo con le mani al naso per annusarlo, o in bocca è un gesto che riporta l'uomo alle sue origini di bambino, quando noi, così, bambini con le mani scoprivamo il mondo. Si toccava e si percepiva la vita. La mano modella il sentimento... l'esplorazione tattile che scaturisce un'emozione. Quando scrivo, il mio stato d'animo scrive... 

E poi: a quale ricordo in particolare è legata la tua ricetta preferita?
Amo il brasato, e il suo ricordo risale alla mia terra di formazione, la Langa. A Monchiero negli anni '80 i miei genitori gestivano un locale culinario. Oggi, ogni volta che si cucina un brasato (uno dei piatti più odorosi nella gastronomia, un odore intenso di stagione e vigneti) la mia memoria mi riporta in quella cucina. Ecco la casa del cibo... la cucina, l'unica stanza capace di farci viaggiare nel tempo attraverso gli odori e sapori, stimolatori di ricordi.

Parliamo di cinema. 
Quale scena o pellicola legata al cibo ti e' rimasta impressa?
Non c'è un film in particolare sul cibo, tanti e tante scene: "La grande abbuffata", "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno", "Julie & Julia". Ma è un documentario il filmato che più di tutti mi stimola, "Jiro e l'arte del Sushi", come alcune scene del cinema di Ozu... La disciplina, l'ordine, il disegno geometrico nella cucina giapponese, in particolare il Sushi mi affascina e mi commuove. Mi riporta sempre alla pittura di Mondrian...Mondrian con le sue forme geometriche è stato il primo designer Kitchen Food...

E’ arrivato il momento di regalarci una ricetta. 
Dopo tutto questo dialogare sulla gastronomia e l'arte, ti confesso che non sono un cuoco... e che non cucino quasi mai (ahahahaha), ma quando lo faccio riesco a comprendere tutte le difficoltà e le responsabilità che un cuoco ha mentre cucina. Considero il cuoco come l'artista del nuovo millennio... sicuro! Il cuoco è un designer, un architetto, un pittore, uno scrittore, un musicista, un chimico... ma soprattutto un cuoco realizza qualcosa per qualcuno... sempre! Questa è l'arte: riuscire a trasmettere il piacere attraverso un'immagine e un sapore.

Ecco per te Elena, che ringrazio con il cuore e con il mio palato, la mia ricetta!
Anzi te ne regalo DUE che mi fanno impazzire: la prima la cito soltanto perchè facilissima da realizzare, da immaginare... Sono le CREPES CON LA FONDUTA. 

Quella che ti ricetto sono le: SFOGLIATINE ALLA CREMA.
Ingredienti (per due persone): gr 400 di Piave Fresco, un formaggio che amo e il cui nome deriva dal "Piave" l'anonimo fiume, la cui sorgente si trova sul monte Peralba in Val Visdende, la parte settentrionale di Belluno.  E' un formaggio a pasta cotta, duro che viene proposto nelle tre classiche stagionature: Fresco - Mezzano - Vecchio (12 mesi, 18 mesi).
Proseguiamo con gr 150 di pasta sfoglia, gr 10 di burro, 2 tuorli d'uovo, e 1 tuorlo sbattuto per spennellare la sfoglia.

Tirare la sfoglia molto sottile con il mattarello per poi dividerla in due parti. Con una delle due foderare una teglia da forno. Tagliare il formaggio Piave a dadini e, mescolandolo continuamente, fonderlo con il burro a bagnomaria.
Quando si formeranno dei fili nel composto, unire 2 tuorli d'uovo e continuare a mescolare per 2 minuti con tutta la forza che avete senza farvi travolgere dall'acquolina in bocca...
Versare la crema nella teglia da forno con la sfoglia, coprire con l'altra pasta sfoglia messa da parte, spennellare il tuorlo d'uovo battuto e infornare a 150 gradi per 40 minuti.
Naturalmente servire caldo e possibilmente in compagnia di una bella ragazza o di un bel maschietto (dipende dai sessi... o fate voi, mischiate! In cucina tutto è possibile) e non dimenticate in frigor un ottimo Tocai per accompagnare le sfogliatine. 

Ti confesso Elena, che da Blogger, questa è la mia prima ricetta che pubblico... ho sempre raccontato il cibo che mangiavo, mai preparato (ndr che onore!).

mercoledì 9 novembre 2016

ISCRIVETEVI ALLA MIA SERIE DI LEZIONI SULLE LASAGNE PER IL SITO SKILLSHARE


Scusate se sono sparita per un po', ho scritto, girato e prodotto per il sito americano di e-learning Skillshare una serie di video lezioni di cucina tutte incentrate sulla REGINA LASAGNA :) Se volete scoprire tutti i segreti della preparazione di uno dei piatti emiliani piu' amati al mondo e molte sue varianti cominciate con le prime due lezioni che ho caricato!

Se non conoscete Skillshare vi spiego come funziona: all'interno del sito ci sono migliaia di lezioni su tutti gli argomenti possibili (cucina, tecnologia, business, design, illustrazioni...) alcune sono completamente gratis, ma per vedere la maggior parte ci si puo' iscrivere con un abbonamento annuale di 96$. Se utilizzate i link che inserisco in questo post pero' avete la possibilita' di provare per tre mesi la piattaforma a solo 0.99$ e poi decidere se rimanere iscritti oppure no. APPROFITTATENE!!!!

In "How to Make ITALIAN LASAGNA with BOLOGNESE SAUCE" insegno tutte le fasi della ricetta tradizionale rubata di nascosto dai ricettari della nonna e della mamma.  Comincio dalla cura che ci vuole per preparare il RAGU'....


...poi spiego come impastare la PASTA FRESCA AGLI SPINACI e come tirarla a macchina (e' molto piu' veloce:) per fare le lasagne...


...e termino con la preparazione della BESCIAMELLA fatta in casa e il paradisiaco assemblaggio di 5 STRATI di bonta'!


Una volta cucinata e assaggiata la lasagna tradizionale, ne vorrete avere sempre di piu' e fortunatamente per voi ne ho gia' una pronta e un po' fuori dagli schemi.




giovedì 22 settembre 2016

TUTTE LE SFUMATURE DI JENNIFER LOPEZ IN "SHADES OF BLUE" SU MEDIASET PREMIUM

Premetto che io sono una grande supporter di JENNIFER LOPEZ, che trovo avere una stamina da vera diva anche se probabilmente non brilla per straordinario talento come attrice e come cantante.

Ammiro il fatto che sia riuscita a costruirsi una carriera spettacolare tenendosi sempre al passo con i tempi e soprattutto che sia fiera di mostrare quanto l'eta' che passa l'abbia resa splendida.

Approvo senza riserve la sua scelta di mettersi in gioco con un prodotto televisivo per due motivi in particolare: prima di tutto perche' le serie sono in assoluto la nuova Hollywood e lei non si e' mai lasciata scappare l'occasione di essere nel posto giusto al momento giuto e poi perche' la recitazione televisiva incentrata sul carattere e sul carisma e' decisamente la dimensione piu' adatta per le sue capacita'.

Ora, se vi dicessi che questa serie in particolare fara' la differenza della televisione mondiale forse esagererei un filino....

"SHADES OF BLUE" forse non sara' il nuovo procedural dell'anno, ma di certo ha tutte le carte in regola per intrattenervi, appassionarvi e farvi sintonizzare tutti i giovedi' su Premium Crime a partire dal 22 settembre.

La premessa, che probabilmente ha attirato l'attenzione della Lopez, e' alquanto interessante: Harlee Santos e' una detective corrotta della polizia di New York che, una volta scoperta, e' costretta a collaborare con la squadra anticorruzione dell'FBI e a tradire i suoi colleghi. 

Lei e la sua squadra, guidata dal tenente Matt Wozniack (RAY LIOTTA), sono abituati a condividere un codice basato su piccoli sotterfugi alla legalita' e che con il passare del tempo sono diventati norme distorte per raggiungere i propri rendiconti. 

Sono corrotti, ma sono allo stesso tempo sono una famiglia che si copre le spalle a vicenda per questo Harlee comincera' un sottile doppiogioco che la terra' (e ci terra') sempre con il fiato sospeso. 

JLO ha creduto talmente nel progetto da impegnarsi anche come produttrice esecutiva insieme al regista premio Oscar Barry Levinson che se ne intende di serie poliziesche e criminali avendo prodotto serie cult come Homicide - Life on the Street e OZ.

Mediaset Premium ha presentato Shades of Blue insieme ad altre tre serie accomunate dalla forte presenza femminile durante uno scintillante evento in stile hollywoodiano al quale io non potevo mancare! 

La seconda anteprima stellare di questo autunno sara' AGENT X prodotta e interpetata da SHARON STONE che si cala nei panni della Vice-Presidente americana alle prese con casi di spionaggio talmente delicati che ne' la CIA, ne' l'FBI possono gestire. La potrete vedere su Premium Action ogni venerdi' dal 23 settembre.

Da sabato 24 settembre andra' in onda su Premium Stories THE SLAP, una miniserie evento autraliana che vede tra il cast nomi di spicco come UMA THURMAN, Thandie Newton (Avatar), Peter Sarsgaard e Zachary Quinto (Star Trek).

Dobbiamo aspettare il 18 novembre per poter scoprire su Joi ogni venerdi' la nuova fatica attoriale (e non solo visto che ne e' anche produttrice) dell'ex casalinga disperata EVA LONGORIA nel ruolo di una esilarante attrice di telenovelas spagnole nella sit-com HOT&BOTHERED.

Con questo pocker di dive non mi resta che augurarvi BUONA VISIONE!



lunedì 19 settembre 2016

PREMI EMMY 2016: LE SERIE TV E GLI ATTORI PREMIATI


Ieri sera a Los Angeles si e' tenuta l'annuale cerimonia di premiazione dei EMMYS ovvero i premi piu' ambiti della televisione che incoronano le migliori serie TV e gli attori piu' talentuosi della precedente stagione televisiva (settembre '15-maggio '16).

Matt Damon, Jimmy Kimmel (Getty Images)
L'edizione di quest'anno sara' di sicuro ricordata per aver contato un elevatissimo numero di attori nominati di diverse etnie (e dopo il grande scandalo degli Oscar con nessun attore latino o di colore non poteva essere altrimenti), per aver divertito grazie al presentatore/mattatore Jimmy Kmmel supportato per alcuni sketch dal suo amico Matt Damon reduce dal mezzo flop dell'ultimo Bourne, ma anche per aver avuto lo share piu' basso delle ultime 20 edizioni. Certo, la domenica sera gli Emmy doveva combattere con la competizione dei match di football, ma allo stesso tempo probabilmente la dinamica di questi premi stantia e autoreferenziale ha un po' stufato il pubblico americano.

Rami Malek
Se nella categoria Serie Drammatica non ha stupito la strapotere di GAMES OF THRONES che ha portato a casa ben 12 statuette tra cui miglior serie drammatica, miglior regia e miglior sceneggiatura (ma e' rimasto all'asciutto nella categoria attori), io mi sono particolarmente esaltata per la vittoria di Rami Malek come Migliore Attore Protagonista per la sua interpretazione di un hacker disfunzionale nella serie rivelazione MR. ROBOT e della fantasmagorica Tatiana Maslany, Miglior Attrice Protagonista, per essere riuscita a dare vita a ben 9 diversi cloni nella serie canadese ORPHAN BLACK. 

Kate e Hillary in una puntata del SNL
Tra le Serie Comiche hanno ottenuto diversi premi alcune serie non molto conosciute in Italia come VEEP incentrata sulle vicende di una vice presidente degli Stati Uniti un po' strampalata e TRANSPARENT che , che potete vedere entrambe su Sky Atlantic. La vera sopresa e' stata la statuetta come Migliore Attrice Non Protagonista a Kate McKinnon, parte del cast del Saturday Night Live e famosissima per la sua caricatura di Hillary Clinton che non ha tardato a congratularsi con lei per la vittoria. 

Una nota personale: sono molto contenta per la premiazione della serie Netflix MASTER OF NONE nella categoria miglior sceneggiatura comica perche' ho partecipato come attrice alle riprese della seconda stagione che sono appena terminate qui in Italia! Bravi!!!


Tra le serie evento non poteva che trionfare AMERICAN CRIME STORY: IL CASO OJ SIMPSON che ha portato a casa Miglior Mini Serie, Miglior Attore Protagonista a Courtney B. Vance nel ruolo dell'avvocato difensore, Miglior Attrice Protagonista a Sarah Paulson che intrepretava la procuratrice che aveva preseguito Simpson nonche' Miglior Attore Non Protagonista e Miglior Regia.

Il creatore della serie Ryan Murphy e la protagonista Sarah Paulson
Per una lista di tutti gli altri premiati potete consultare la BIBBIA dell'entertainment, The Hollywood Reporter.


giovedì 15 settembre 2016

NON PERDETEVI IL DOCUMENTARIO EVENTO "THE BEATLES - EIGHT DAYS A WEEK"

Dando per assodato che tutti noi conosciamo a menadito le canzoni piu' conosciute dei Beatles e che siamo consci del fatto che siano i musicisti che hanno maggiormente influito sulla nostra cultura artistica, per le persone della mia generazione (ovvero nate dopo la rottura della band) la loro fantasmagorica ascesa e l'effetto che avevano sulle folle di fans resta ancora solo un racconto di seconda mano.

Grazie al documentario evento, al cinema dal 15 al 21 settembre, "THE BEATLES - EIGHT DAYS A WEEK" non e' piu' cosi'. Lo spiega lo stesso regista da Oscar RON HOWARD quando afferma che il suo scopo principale sia stato quello di "regalare alle nuove generazioni un racconto approfondito di come fosse nato il fenomeno" dando agli spettatori la percezione di essere in tour con i Fantastici Quattro di Liverpool.

Ci e' riuscito raccontando le imprese live della band dai primi concerti del Cavern Club fino allo storica ultima performance live dello Candlestick Park di San Francisco tramite una serie di preziosi filmati rari ed inediti appartenuti alla band, alla stampa e ai fan che avevano partecipato ai concerti e raccolti nel corso di ben 10 anni di ricerche.

Ne viene fuori uno spaccato di vita vissuta nel dietro le quinte e negli studi di registrazioni dove prendevano le decisioni, sempre all'unanimita' e dove hanno costruito la loro straordinaria carriera.

Vedendo questo bellissimo film documentario non si puo' fare a meno di riconoscere l'incredibile personalita' e talento musicale di questi giovani che con umorismo, intelligenza e creativita' si lasciavano trasportare dagli eventi, ma allo stesso tempo cavalcavano la loro fama con lo scopo di creare musica e divulgarla ad un pubblico piu' ampio possibile. Tutte le strategie commerciali, per quanto importanti, passavano in secondo piano una volta saliti su un qualsiasi dei palchi che hanno calcato perche' si trasformava in un luogo dove esprimersi, divertirsi e divertire.

Ho scoperto da THE BEATLES - EIGHT DAYS A WEEK, che Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr NON si sono trovati al momento giusto, nel luogo giusto nel periodo storico giusto, ma che la loro band rappresenta la perfetta unione di straordinario talento musicale, energia, puro divertimento e grandissima amicizia confezionata in completi eleganti e pettinature sbarazzine da un intuitivo manager. Questo esplosivo mix era una calamita irresistibile per i giovani nati dopo la guerra e pronti a guardare con ottimismo al futuro, proprio perche' i Beatles stessi incarnavano la realizzazione di un sogno.

La prova defintiva della loro immensa star quality e presenza scenica e' svelata da 30 minuti della storica performance live al Shea Stadium di New York del 15 agosto 1965, mostrata alla fine del film per la prima volta rimasterizzata nel suono e nelle immagini.

Improvvisamente si diventa uno di 55000 spettatori e si comincia a pendere dalle labbra di questi giovani musicisti, si ammira la loro sintonia e intonazione musicale e non si riesce a smettere di ridere alle loro battute e scherzi. 

E anche se i Fab 4, modestamente, dichiarano di non sapere il motivo per cui la Beatlemania si sia scatenata in maniera cosi' straordinaria tra urla, lacrime e dichiarazioni d'amore e crisi isteriche, io sono uscita dal cinema con la consapevolezza che il regista Ron Howard e il produttore musicale Giles Martin (figlio del grandissimo George che ha prodotto tutti gli album dei Beatles) siano riusciti alla perfezione a rispondere alla domanda! 

TRAILER 

mercoledì 7 settembre 2016

EMANUELE SIMONINI CI INVITA A "SALUTI DA MODENA"

Emanuele al lavoro
Non vedevo l'ora di intervistare Emanuele Simonini prima di tutto perche' e' un emiliano DOP (preferisco definirlo Protetto che Controllato :) e un grandissimo esperto delle ricette tipiche della nostra regione, poi perche' ha un background molto vario e interessante che si interseca con il mio.

Emanuele da qualche mese collabora con il locale milanese Saluti da Modena, una magnifica drogheria con degustazione di prodotti di eccellenza modenesi che nel mese di settembre ha in serbo per noi tre interessanti eventi.

Mo parliamo un po' con Emanuele, veh!

Avvocato, Attore, Ristoratore quanto hanno contribuito queste tue passioni/occupazioni a renderti il professionista che sei ora?
Il lavoro da Avvocato mi ha insegnato a mettere professionalita' in tutto quello che faccio, le esperienze da Attore a metterci fatica e sudore, la mia attuale professione di Cuoco/Oste/Ristoratore mi sta provando che con le proprie passioni si puo' anche lavorare. E soprattutto ho scoperto che si puo' essere contenti di essere impegnati per molte ore proprio mentre tutti gli altri si stanno divertendo, magari guadagnando un po' meno del lavoro di avvocato, ma sapendo che il proprio cuore e' soddisfatto della scelta.
Infatti, in questo momento mi considero un professionista della ristorazione a tempo pieno. Sono comunque consapevole che per far funzionare un locale non ci sono solo coltelli, cucchiai di legno, pentole e fornelli, ma si devono anche affinare competenze a livello di comunicazione per far emergere la propria attivita' attraverso i social, la stampa o semplicemente per farla conoscere sul territorio nel quale ti trovi tramite contatti con aziende e albergatori in zona. Ci vuole molta diplomazia, passione ed intraprendenza.

Essendo emiliano (come me) so che nelle tue vene scorre la passione per la gastronomia: quale e' il tuo ricordo piu' caro legato al cibo?
Sicuramente mia mamma che prepara da mangiare. Proviene tutto da li': e' un grande amore! La ricordo ancora davanti ai fornelli e riprodurre in cucina le ricette che mi ha insegnato, per me significa onorarne la sua memoria.
Se chiudo gli occhi sento ancora il profumo del brodo la domenica mattina e mi ricordo con affetto l'impegno che tutta la famiglia metteva nel "costruire" i tortellini.

Saluti da Modena, via San Fermo 1 MI
Raccontaci di Saluti da Modena e di come e' nata la vostra collaborazione.
"Saluti da Modena" e' stata una sorpresa perche', nel periodo in cui io stavo cercando di dare vita al mio locale, ho per caso conosciuto questa realta' che assomigliava molto a cio' che avevo in mente, anche se il posizionamento e' piu' in alto. La mia prima idea, infatti, era di aprire un'osteria che servisse prodotti tipici modenesi di grande qualita', ma con un'ambientazione piu' rustica. 
I fantastici prodotti della Privincia di Modena
Tutto ha avuto inizio con una serata che abbiamo organizzato insieme quest'estate chiamata "Tigella Live" nel corso della quale io stendevo la pasta davanti agli occhi attoniti dei partecipanti e tagliavo le tigelle che venivano cotte e farcite al momento. Abbiamo subito capito che la collaborazione poteva funzionare visto che l'evento e' stato davvero bello e movimentato e tutti i presenti erano molto soddisfatti di quello che hanno potuto bere e mangiare....

Io sono una testimone della buona riuscita visto che ero presente e ho assaggiato la tua Divina Tigella: ma per i neofiti che non sanno di cosa si tratti, puoi spiegare nel dettaglio cosa sono le tigelle?
La tigella e' una delle massime espressioni della cucina modenese (ndr. emiliana :)! Nasce come cibo povero preparato con ingredienti poco nobili come farina, latte, acqua, strutto e lievito di birra, pero', come molto spesso accade, le cose piu' semplici sono le piu' buone. I dischetti di impasto vengono cotti i maniera espressa e serviti caldi (un po' come la pizza) mantenendo tutta la loro bonta' e fragranza. Si consumano subito farciti con i salumi tipici come salame, mortadella, lardo, coppa. Una vera meraviglia!
La storia di questo piatto e' piuttosto antica. Se chiedi ad un abitante della montagna modenese di una certa eta' di assaggiare una tigella ti dice di stare attento a non romperti i denti perche' il nome deriva dai dischi di terracotta che venivano usati per cuocere l'impasto nel fuoco del camino. Ora esistono le cosiddette "tigelliere", delle piastre create apposta per cuocere le tigelle.

La Divina Tigella
Che farine e che farciture hai testato per le tue tigelle?
Per il nostro evento abbiamo sperimentato una farina contenente cruschello e altre farine preparate con grani antichi o con il farro ottenendo delle ottime nuove frangranze. Per quanto riguarda le farciture proponiamo sempre svariate opzioni, ma quella che e' stata piu' apprezzata la sera dell'evento e' stata quella di prosciutto di Modena DOP 24 mesi, caciottina e composta di ciliegie.
Inoltre, ci tengo a sottolineare che se si parla di tigella non si puo' mancare di nominare il suo ripieno principe: la CUNZA (anche detto pesto alla modenese). E' un battuto di pancetta con un pochino di aglio e rosmarino che viene spalmato dentro la tigella bella calda in modo che si sciolga in tutta la sua "succulenza" e si spolvera con parmigiano grattugiato.....solo a pensarci mi viene l'acquolina in bocca!

Anche a me! Che eventi ci state preparando per il mese di settembre? 
Abbiamo tre eventi in previsione per settembre. 

Giovedi' 8 settembre abbiamo organizzato una serata dedicata ai vini naturali Triple A. La degustazione, guidata da Giuseppe Seghezzi membro ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vini), vi fara' conoscere quattro vini bianchi caratterizzati dall'essere Triple A ovvero prodotti da vignaioli che si definiscono Artisti, Artigiani e Agricoltori e che hanno rinunciato all'uso della chimica nei vigneti e dei lieviti selezionati in laboratorio.  Il menu' prevede crostoni farciti, tortelloni con ripieno di burrata e, per chiudere, la nostra tipica torta di tagliatelle.

Mercoledi' 14 proponiamo un evento che coinvolge due musicisti, Stefano Zaninello e Enrico Ballardini, che ci delizieranno con un unplugged chitarra e voce omaggiando Guccini. Nel corso della serata scorreranno litri di vino e saranno servite tigelle a go go.

Saltiamo un paio di settimane e il 28 settembre, gli stessi due musicisti, animeranno la serata con musica dedicata al nostro mitico Vasco. In quell'occasione presenteremo le nostre birre artigianali: la bionda "Mo che Bionda" e la rossa "Bella Amara". Le birre portano il nostro marchio e sono prodotte per noi dal birrificio Sguaraunda. Sono solo due, per il momento, perche' si tratta di un esperimento, ma se la nostra birra dovesse piacere abbiamo gia' pronte altre ricette che vorremo far preparare su richiesta. Non vedo veramente l'ora di sapere che ne pensate.

Parliamo di cinema: in quale film ispirato al cibo avresti voluto recitare (o cucinare)?
Quando si parla di cinema "gastronomico" non si puo' che far andare la propria mente alla "Grande Abbuffata". Con colleghi di cotal grandezza forse da attore mi sarei sentito un po' in imbarazzo quindi probabilmente mi sarei semplicemente messo ai fornelli insieme a Tognazzi...per insegnargli come fare le tigelle!

Regalaci una ricetta che servite da "Saluti da Modena".
Ti regalo la ricetta dei TORTELLONI DI SPINACI E RICOTTA conditi con Parmigiano e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena 12 anni DOP.

Preparate la pasta sfoglia con la tipica proporzione di 1 uovo per ogni etto di farina (io di solito utilizzo 70 gr di farina grano tenero 00 e 30gr di Farina di semola di grano duro), impastate con un po' di acqua, se necessario, e tirate.
Per il ripieno cuocete gli spinaci a vapore poi strizzateli bene, tritateli e mescolate con ricotta vaccina, parmigiano reggiano grattugiato, pan grattato, sale, noce moscata e pepe.
Cuocete per circa 4 minuti in acqua bollente salata e codite con parmigiano grattugiato e qualche goccia di aceto balsamico tradizionale di Modena DOP.