lunedì 6 marzo 2017

FOOD and the MOVIES is HERE!


Carissimi lettori, è arrivato il momento di ingrandire e migliorare questo mio blog, nato come una costola della trasmissione radio in onda prima di Radio 101 e poi su Radio Deejay e ora trasformatosi in un luogo dove condividere con voi le mie interviste, le mie recensioni, le mie ricette, i miei video e le mie lezioni di cucina. La rivoluzionaria evoluzione di Calde Delizie è cominciata e da ora la potete esplorare anche voi! E' nato il mio nuovo portale




My dearest readers, the time has come to improve and amplify this blog of mine, born as a part of the radio show I was part and now turned into a place where to share my movies' and series' reviews, my recipes, my videos and my cooking lessons. The revolutionary evolution of Calde Delizie has started and you can check it out on my new website: FOOD and the MOVIES is HERE!


lunedì 27 febbraio 2017

L'AMARO INATTESO DELLA NOTTE DEGLI OSCAR 2017

Jordan Horowitz (La La Land) di fianco ai costernati
Warren Beatty e Jimmy Kimmel
Partiamo dalla fine e ripercorriamo la serata al Dolby Theater come se fosse stata una cena di gala mal riuscita.

Jimmy Kimmel, il presentatore della 89ma Notte degli Oscar, ha chiuso la serata chiosando "Mi prendo la responsabilità per quello che è successo: sapevo che avrei mandato tutto a rotoli...giuro che l'anno prossimo non ci sarò più io...".

La verità è che, anche se il presentatore è la faccia della serata e il direttore artistico, per quanto riguarda l'impostazione dello spettacolo che accompagna la premiazione, di sicuro non è colui che controlla un meccanismo apparentemente oliato a dovere da 89 anni...ovvero consegnare la busta giusta alla persona giusta...

                                                           Da Online Trends (Youtube)

E così si arriva all'amaro che è stato servito al team di LA LA LAND davanti a milioni di spettatori in tutto il mondo e non l'avevano nemmeno ordinato, loro aspettavano il dolce! 

Aspettavano la possibilità di raccogliere quanto avevano seminato in più di un mese di Award Season cominciando dai Golden Globes e passando dai premi britannici BAFTA entrambi un'anticamera degli Oscar. Perciò anche se il nostro amato Warren Beatty aveva esitato un attimo e la sempre glamorous Faye Dunaway aveva dovuto strappargli la busta per annunciare il vincitore, sono saliti sul palco con la sicurezza di chi pensa "Sì, ce lo meritiamo".

Moonlight
Non si meritavano di certo di vedersi portare via la busta "errata" dalle mani da un tecnico angosciato, e tantomeno l'agognata statuetta dal team di MOONLIGHT.

La verità è che io non ho mai amato particolarmente LA LA LAND e che mi sono sempre stupita che avesse ricevuto un tale battage pubblicitario da Oscar, ma ora al di là della qualità artistica dei due film (comunque molto alta), dopo la gaffe tutti si ricorderanno più dell'aplomb e della galanteria del produttore Jordan Horowitz che ha ceduto di buon grado il premio che del piccolo e coraggioso film indipendente che ha vinto. Peccato perché in un mondo veloce e sempre connesso come il nostro, la ricerca dell'errore e del momento di imbarazzo supera totalmente la voglia di riconoscere il talento e cosa può essere più goloso di un EPIC FAIL così clamoroso?

Oltretutto, lo shock finale ha dato un colpo di spugna al resto della serata che in ogni caso prevedeva, così come la solita cena servita dal solito chef Wolfgang Puck, i soliti piatti con qualche piccola modifica come fa' ogni anno.

Getty Images
Abbiamo già visto queste tartine...direte voi...VERO e la prova sono i miei dedicati agli Oscar 2016  e 2015.

Getty Images
E difatti il menù si è ripetuto anche nella corso della cerimonia con EMMA STONE che vince perché non c'erano altre candidate veramente papabili, quando avrebbe senza dubbio dovuto vincere per performance molto più efficaci come quella in Birdman, CASEY AFFLECK si lascia dietro una scia di polemiche legate al suo famigerato rapporto con le donne e si dimentica di ringraziare i figli durante il discorso 0:

Gli altri due meritati premi vanno ad attori molto bravi, ma poco votati al glamour hollywoodiano...e così arriviamo, sempre andando a ritroso, all'antipasto della serata ovvero al tappeto rosso, la famosa passerella che vorremmo tutte calcare fasciate da un meraviglioso vestito di alta moda, sulla quale vorremmo sfoggiare la raggiante fiducia in noi stesse delle dive di hollywood e dare il braccio agli uomini più eleganti. Invece, quest'anno poche di loro si sono ricordate la ricetta per preparare l'antipasto degli Oscar perfetto, vestiti, acconciature e gioielli erano poco curati...e la domanda sorge spontanea, forse per una cerimonia così sottotono non valeva la pena impegnarsi più di tanto????


Le peggio vestite...Scarlett da te non me l'aspettavo! (india.com)

Charlize 2017 vs Charlize 2016
(ma questo peplo luccicoso di due taglie in più??)
Getty Images



venerdì 13 gennaio 2017

ALLIED: UN FILM DA VEDERE?

Belli, misteriosi e impavidi. Così appaiono BRAD PITT e MARION COTILLARD sulla locandina di ALLIED-UN'OMBRA NASCOSTA in uscita nei nostri cinema.

Sembrano già sapere come gestire quello che li aspetta che sia una pericolosissima missione segreta, uno stroncatura da parte di un critico cinematografico o uno scandalo personale che mette in discussione le loro vite private.

Loro lo affronteranno fianco a fianco, armi in mano e testa alta.

Probabilmente questa locandina è quanto di più interessante riguarda il film...una promessa di quello che non avverrà nel corso della proiezione.

Infatti, se vi chiedevate come fanno i pubblicisti hollywoodiani a fare la loro magia e spingere anche il film più mediocre trovate la risposta nella gestione del dietro le quinte di questa pellicola.

La sensazione guardandola è che manchi sempre qualcosa anche se non si riesce a definire cosa, non ci sono riusciti un grandissimo regista come ROBERT ZEMECKIS, che ci aveva incantato con Forrest Gump e avvinto con Cast Away, un pluripremiato sceneggiatore e due protagonisti di grande spessore e non ci riuscirete neanche voi se deciderete di andare al cinema a vedere il film. Sembra un compitino fatto con passione, ma ancora insufficiente.


Nel corso della Seconda Guerra Mondiale i due agenti segreti, il canadese Max Vatan e la francese Marianne Beausejour vengono "accoppiati" per portare al termine una missione a Casablanca. Le probabilità di uscirne incolumi sono molto basse come quelle di innamorarsi e costruire una vita insieme...ma davvero? Guarda caso i due hanno successo in entrambi gli incarichi e si trasferiscono a Londra dove mettono su famiglia mentre la guerra continua a sconvolgere l'Europa.

Lui lavora ancora per l'esercito e lei è una moglie innamorata, una madre premurosa e l'anima della festa avendo lasciato alle spalle la sua doppia vita...ma davvero? Non vado oltre per non rovinarvi la seconda parte del film (PS va a finire esattamente come pensate...).

Torniamo al lavoro dei nostri pubblicisti e direttori marketing che incalzati dai produttori che hanno scucito milioni di dollari per questo po' po' di cast tecnico e artistico devono provare a portare al cinema il più alto numero di spettatori possibile prima che il passaparola lo affossi.

Così mesi fa si sparge la voce che la bella Marion e il valente Brad si facevano gli occhi dolci, e non solo per esigenze di copione, così la scintilla scattata tra i due ha messo in pericolo i loro rapporti e le loro famiglie...ma davvero?


Un ulteriore aiuto l'hanno ottenuto da Angelina Jolie che ha chiesto il divorzio al ritorno dalle vacanze estive, poco conta quali siano le vere ragioni e che Marion sfoggia un bel pancione rinnovando amore eterno per il suo compagno. Il fuoco della curiosità è stato attizzato. Alcuni si chiedono: se vado a vedere il film potrò scorgere una vera passione tra i due, sarò in grado di decifrare i loro baci e i loro sospiri? E altri si domandano: mi importa abbastanza da pagare il biglietto???

venerdì 23 dicembre 2016

UN'IDEA LAST MINUTE PER I REGALI DI NATALE? SCOPRITE CROCK POT

Per vedere il video clicca qui

State correndo come dei pazzi in questi giorni prima di Natale per prendere gli ultimi regali? Sedetevi, rilassatevi e accendete il vostro computer :) Vi consiglio di navigare sul portale Nital e scoprirete tantissimi prodotti utili, comodi e facilissimi da usare...e regalare.

Io mi sono regalata Crock-Pot, l'originale pentola Slow Cooker, e l'ho già messa al lavoro: mi sono preparata dei fantastici ciuffetti di calamaro con il pomodoro che vedete nel video. Eccovi gli ingredienti che ho usato se li volete provare per le vostre feste natalizie.

Ingredienti: 800 g di ciuffetti di calamaro, 500 ml di pomodoro, 1 bicchiere di vino rosso, 1 foglia di alloro, 2 spicchi di aglio, 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, sale, pepe nero in grani.

Cucinare con Crock-Pot è praticissimo, salutare e sicuro.

Praticissimo perché riduce al minimo il vostro tempo davanti ai fornelli e, sapendo che il risultato della preparazione sarà assolutamente perfetto, vi lascia la possibilità di fare tutto quello che volete (o ahimè dovete) senza dovervi preoccupare del pranzo e della cena.

Salutare perché la cottura lenta e a temperatura costante non altera le proprietà nutritive degli alimenti, infatti è uno dei metodi preferiti dai grandi chef italiani e internazionali.

Sicuro perché potete lasciare Crock-Pot acceso a cuocere le vostre pietanze preferite sapendo che consuma solo quanto una lampadina quindi la potete lasciare accesa anche quando siete fuori casa, a letto o nell'altra stanza.

VI AUGURO UN BUON NATALE E 
UN FANTASTICO ANNO NUOVO!!!

P.S. il 2017 porterà grandissime novità per CALDE DELIZIE...stay tuned! 



giovedì 24 novembre 2016

SNOWDEN VI ASPETTA AL CINEMA PER RIVELARE TUTTA LA VERITA'

Sappiamo cosa, sappiamo come, sappiamo a chi, ma non sappiamo PERCHE'.

Perche' Ed Snowden, giovane astro nascente della sicurezza cibernetica, fedele patriota degli Stati Uniti e punta di diamante dei servizi segreti statunitensi ha deciso di diventare un informatore della stampa e rivelare uno dei controversi metodi di raccolta delle informazioni messo in atto da CIA e NSA (fra le altre)?

Perche' ha deciso di uscire dall'ombra e svelarci che siamo tutti sotto controllo mettendo in pericolo la sua incolumita' e la sua liberta'?

Proprio questo e' il taglio deciso da OLIVER STONE per la sua ultima pellicola, SNOWDEN, che ci proponendoci un'escursus della carriera di questo giovane genio mostra la sua lenta, ma inesorabile presa di coscienza di essere parte di un maccanismo nel quale lui non si riconosceva.

Cresciuto in una famiglia impegnata a difendere gli Stati Uniti, dopo aver lasciato le Forze Spaciali dell'esercito a causa di un terribile incidente, Ed si impegna per entrare come effettivo e successivamente come consulente esterno nella CIA e nella NSA.

Dotato di un incredibile talento informatico, in breve tempo gli vengono assegnati compiti di estrema importanza per la sicurezza del suo paese e per la lotta al terrorismo, ma una volta entrato nella sala dei bottoni, Ed scopre che la raccolta di informazioni non e' circoscritta solo a governi stranieri e cellule estremiste, ma riguarda anche semplici cittadini.

Inoltre, un software da lui ideato di raccolta dati che avrebbe dovuto essere utilizzato per creare un database "intelligente" in quanto selettivo viene trasformato a sua insaputa in un'arma per individuare target e uccidere i nemici.

La sua coscienza comincia a rimordere e grazie al suo stretto rapporto con la fidanzata, che non conosce i particolari del suo lavoro, ma che ha sempre il ruolo di riportarlo nel mondo reale e fuori da quello delle spie, Ed si rende conto di essere contrario alla raccolta indiscriminata di informazioni e alla totale mancanza di privacy lasciata dal governo americano ai propri cittadini e decide di agire in prima persona, anche a costo di essere incriminato per tradimento e di non poter piu' mettere piede negli Statu Uniti.

Leggendarie diventeranno le sue rivelazioni ad un gruppo di giornalisti e le ripercussioni per il governo Obama. 


Oliver Stone, ha sempre scelto storie che mettessero il riflettore della macchina da presa su momenti controversi e fondamentali della cultura americana, ci aveva fatto rimangiare la nostra invidia per  il dorato mondo della finanza in Wall Street, considerare tutti i punti oscuri nell'assassinio di Kennedy con JFK, partecipare alla delusione e disillusione di un patriota in Nato il 4 Luglio. Era un'evoluzione naturale della sua filmografia concentrarsi sull'affair Snowden e insieme alla semplice trasparenza dell'interpretazione del bravissimo Joseph Gordon-Levitt ci propone una pellicola incisiva e affascinante.

Il film nelle nostre sale dal 24 novembre, viene da un box office americano alquanto freddo, infatti, oltreoceano non ha raggiunto i 22 milioni di dollari, probabilmente nel mondo post elezione di Donald Trump, gli spettatori siano piu' interessati a conoscere i meandri occulti dell'immenso potere dei servizi segreti statunitensi. Se non altro per scoprire perche' dovrebbero sempre stare attenti a cosa inquadrano le proprie web cam.....quando sono spente....

giovedì 17 novembre 2016

ANIMALI NOTTURNI: PERCHE' VEDERE IL NUOVO FILM DI TOM FORD


Ho visto il nuovo film di Tom Ford, ANIMALI NOTTURNI, in anteprima piu' di una settimana fa e il mio apprezzamento nei confronti di questa meravigliosa pellicola e' cresciuto di giorno in giorno mentre ne rielaboravo trama e realizzazione.

Per questo ho preferito aspettare la vigilia della sua uscita al cinema in Italia e USA per scriverne, in modo da poter farvi una recensione che incarnasse al meglio tutte le mie sensazioni.

Lasciatemi premettere che non mi capitava da tempo di vedere un film che mi lasciasse una tale potente voglia di rielaborazione, una voglia di scavare le scelte stilistiche dello sceneggiatore/regista e attoriali degli interpreti.

Io stessa rileggendo queste prime righe penso: "Come sei  seria, Elena!" :) E' vero, di solito le mie recensioni hanno un altro tono, e il merito lo devo tutto a Tom Ford e ai suoi attori.

ANIMALI NOTTURNI, grazie alla sua struttura narrativa pur potendo essere etichettato come "film drammatico" ha anche molti risvolti polizieschi e thriller quindi non rappresenta la "tipica" pellicola introspettiva e riflessiva che puo' attirare solo una determinata fetta di pubblico. Ha il potere, se distribuito nel modo giusto, di raggiungere un'audience ampia e diversificata che senza dubbio uscira' dalla visione sia sconvolta che arricchita.

La grande capacita' di Tom Ford sta proprio nel fatto di intrettenere e allo stesso tempo far riflettere mostrando uno spaccato della "cultura fortemente usa e getta" che lui e noi conosciamo cosi' bene. Una cultura dove le scelte di vita vengono spesso prese senza pensare alle conseguenze che possono comportare.

Ed ecco che Susan, ricchissima e affermata gallerista di Los Angeles, si vergogna di lamentarsi della sua vita straordinariamente privilegiata, ma allo stesso tempo si sente profondamente sola e infelice. Mentre suo marito e' come sempre in viaggio d'affari, animale notturno suo malgardo, visto che soffre di insonnia, di notte Susan legge il manoscritto inviatole dal suo ex marito Edward, lasciato molti anni prima perche' non all'altezza dei suoi standard.

Standard imposti dalla societa' e dalla famiglia che nel tempo l'hanno, pero' resa arida e stanca delle apparenze.

Il libro scritto da Edward si apre con una dedica "A Susan", ma il suo contenuto, anche se apparentemente pura fiction, e' violento, aggressivo e devastante: Tony e la sua famiglia durante un viaggio notturno vengono fermati da tre poco di buono che rapiscono, struprano e uccidono moglie e figlia, lasciandolo solo a chiedersi se avrebbe potuto regire e se potra' mai trovare pace.

Leggendo, Susan ricorda improvvisamente un'affermazione di Edward "lo scrittore scrive sempre solo di se stesso" e capisce che il libro e' una vendetta che vuole costringerla a scavare nella sua memoria e a fare i conti con la sua scelta di vita.

La scelta narrativa di mostrare gli avvenimenti del libro come parte del film ci fa vivere la proiezione di Susan della trama dando la possibilita' al regista di rendere lo spettatore la coscienza stessa della donna, infatti tanti piccoli indizi visivi sono stati seminati ad arte per permetterci di riconoscere quanto l'abbandono traumatico di Susan abbia spinto Edward a scrivere proprio questa storia.

Un plauso grandissimo se lo meritano gli attori Amy Adams, Jake Gyllenhall (che intepreta sia Edward che il protagonista del suo libro Tony) e Michael Shannon nel ruolo del polizziotto "narrativo" che si prodica per trovare gli assassini della famiglia di Tony.

Sopra tutti, comunque, troneggia il genio indiscusso di Tom Ford, che si e' concentrato, esattamente come nell'acclamata opera prima A Single Man, con uguale intensita' sia sulla parola scritta che sull'immagine.

Supportato dal suo magistrale talento di stilista ed esteta ha curato in maniera spettacolare le ambientazioni e i costumi (fenomenali, ma nessuno di marca Tom Ford) tanto quanto la fotografia. Ogni immagine e' un'istantanea che prende vita grazie alla forza attoriale dei protagonisti e ogni evento rimane impresso nella mente dello spettatore dalla prima inquadratura all'ultima.



lunedì 14 novembre 2016

I RICORDI IN CUCINA DI ANDREJ MUSSA SI MESCOLANO AI FORMAGGI PER UN IMPERDIBILE EVENTO

Vi ho gia' parlato delle mie origini emiliane e della mia passione per il locale Saluti da Modena che, grazie al suo spettacolare menu' e ai suoi eventi a tema, porta a Milano i sapori della mia terra. 

Come sempre i luoghi che amiamo e nei quali ci troviamo a nostro agio sono fucine di belle sorpese, infatti, proprio a Saluti da Modena ho avuto il piacere di incontrare Andrej Mussa, un giovane artista e gastronomo che tramite le sue opere e il suo sito La Supa 'd Lait approfondisce e sperimenta, svecchiandola, l'interconnessione tra arte e cibo.

Conosciamolo meglio e scopriamo come la sua installazione "Andrej's Memories in the Kitchen" sara' insieme al formaggio uno degli ingredienti chiave dell'evento che si terra' il prossimo 17 novembre proprio a Saluti da Modena.

Quali sono le tre esperienze che ti hanno reso la persona che sei ora? 
1) Le attese in cucina con mia nonna... su di lei, gli odori della cucina. Il suo grembiule da cucina, sempre indossato durante la giornata. Osservarla mentre preparava il risoelatte o le frittelle di mela... con la radio accesa sul gazzettino padano.
2) Gli anni '80... e la mia adolescenza, tra fanzine pop e vinili. Solo in cucina a inventarmi fantasiose merende.
3) Le prime cotte sentimentali... Rimangono tutt'ora il mio personale metro di valutazione per ogni prossimo incontro sentimentale. 

Blogger, artista, esperto di arte e gastronomia, comunicatore: come si compenetrano tutte queste anime e quale prevale sull’altra?
Il mio stato d'animo, quello artistico, prevale su tutto. Quelle che tu mi citi sono esperienze professionali che, praticate contemporaneamente caratterizzano una forma d'arte. Divento blogger perchè arte e cibo interagiscono attraverso il mezzo tecnologico del web. Ecco che allora divento un comunicatore. 
I miei sono dei percorsi, delle strategie di comunicazione creativa; che possono essere gastronomiche, artistiche, curatoriali, pittoriche. Considero la performance un'espressione d'arte altissima e profonda, forse la più alta espressione d'arte. A volte inconsapevolmente siamo attori principali di una performance quotidiana... 
Consiglio a tutti di leggere lo splendido libro di Kevin Wilson "La Famiglia Fang" poi successivamente trasformato in un bellissimo film (ndr interpretato da Nicole Kidman e uscito al cinema lo scorso settembre).

C'è un bellissimo episodio che voglio citarti:
Maurizio Cattelan e Massimo Bottura, probabilmente le due figure professionali e artistiche più significative del nostro tempo si incontrano per realizzare il più bel libro sulla cucina "Vieni in Italia con me". La storia culinaria di Massimo Bottura e della sua Osteria Francescana... Bottura rivolgendosi a Cattelan gli racconta quando incontrò Andy Warhol un giorno a New York in ascensore, che gli disse: "Ho appena visto de Kooning che attraversava la Third Avenue salendo e scendendo dalle automobili. Quello si' che ha capito cos'è l'espressionismo..." 

Warhol ha dimostrato che si può essere rivoluzionari inconsapevolmente... 
Capito Elena? Inconsapevolmente noi viviamo in una performance di arte contemporanea. Così, oggi invento la prima performance blog di generi Alimentari & Artistici: I RICETTARI D'ARTE, l'artista contemporaneo che cucina per me...

Quale opera tua o di un artista che hai intervistato ti rappresenterebbe al meglio.
Le mie, mi rappresentano tutte. 

Preciso che i Ricettari d'Arte non sono mai interviste, ma incontri con l'artista. Non ci sono domande e risposte ma, un'attenta osservazione quotidiana con l'artista. Ho sempre amato curiosare nella vita privata, nel quotidiano di ogni artista perchè è in quel preciso istante mentre fa colazione, accende la lavatrice, va a fare la spesa che la sua opera prende forma. Non mi interessa osservare l'artista seduto davanti al cavalletto... non mi dice nulla, non lo capisco...l'esecuzione non ha niente a che vedere con l'arte. Tutto si compie prima. Ogni artista che ho incontrato mi ha sempre trasmesso un particolare fascino privato. 

Raccontaci  della serata organizzata a “Saluti da  Modena” il prossimo 17 novembre e delle opere che esporrai.
Una delle tante bellissime serate che questa Osteria nel cuore di Milano organizza. Tutte serate a tema, questa in particolare sara' dedicata ai formaggi. Verrà presentato un menù con ricette tutte al formaggio. Formaggio biologico del caseificio Casumaro (Modena). Nell'occasione, come è già accaduto in passato, un artista accompagnerà il menù con un allestimento di sue opere Site-Specific. 

"Andrej's Memories in the Kitchen"
All'interno di teche artistiche sarà possibile osservare un mio personale collage spazio-temporale, con particolari pittorici ritagliati su faesite di recupero, istantanee domestiche su vecchie Polaroid, etichette consumate dal tempo di generi alimentari. Dagli affetti quotidiani, tra gli oggetti dimenticati nel tempo... ricordati attraverso le stagioni del tono della memoria.

Mi hanno colpito particolarmente due affermazioni che ho letto sul tuo sito La Supa ‘d Lait: “Scrivo come mangio” e “La cucina resta l’unico habitat per le memorie”Ed ecco nascere le prossime due domande. 


Prima di tutto: come mangi?
Con le mani... (ahahaha) è vero. Cerco quasi sempre, dov'è possibile di usare le mani. Ti accennavo prima come noi inconsapevolmente e consapevolmente siamo i protagonisti di una performance quotidiana... toccare il cibo percepirne il calore, la sua struttura, la sua fragilità, portare il cibo con le mani al naso per annusarlo, o in bocca è un gesto che riporta l'uomo alle sue origini di bambino, quando noi, così, bambini con le mani scoprivamo il mondo. Si toccava e si percepiva la vita. La mano modella il sentimento... l'esplorazione tattile che scaturisce un'emozione. Quando scrivo, il mio stato d'animo scrive... 

E poi: a quale ricordo in particolare è legata la tua ricetta preferita?
Amo il brasato, e il suo ricordo risale alla mia terra di formazione, la Langa. A Monchiero negli anni '80 i miei genitori gestivano un locale culinario. Oggi, ogni volta che si cucina un brasato (uno dei piatti più odorosi nella gastronomia, un odore intenso di stagione e vigneti) la mia memoria mi riporta in quella cucina. Ecco la casa del cibo... la cucina, l'unica stanza capace di farci viaggiare nel tempo attraverso gli odori e sapori, stimolatori di ricordi.

Parliamo di cinema. 
Quale scena o pellicola legata al cibo ti e' rimasta impressa?
Non c'è un film in particolare sul cibo, tanti e tante scene: "La grande abbuffata", "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno", "Julie & Julia". Ma è un documentario il filmato che più di tutti mi stimola, "Jiro e l'arte del Sushi", come alcune scene del cinema di Ozu... La disciplina, l'ordine, il disegno geometrico nella cucina giapponese, in particolare il Sushi mi affascina e mi commuove. Mi riporta sempre alla pittura di Mondrian...Mondrian con le sue forme geometriche è stato il primo designer Kitchen Food...

E’ arrivato il momento di regalarci una ricetta. 
Dopo tutto questo dialogare sulla gastronomia e l'arte, ti confesso che non sono un cuoco... e che non cucino quasi mai (ahahahaha), ma quando lo faccio riesco a comprendere tutte le difficoltà e le responsabilità che un cuoco ha mentre cucina. Considero il cuoco come l'artista del nuovo millennio... sicuro! Il cuoco è un designer, un architetto, un pittore, uno scrittore, un musicista, un chimico... ma soprattutto un cuoco realizza qualcosa per qualcuno... sempre! Questa è l'arte: riuscire a trasmettere il piacere attraverso un'immagine e un sapore.

Ecco per te Elena, che ringrazio con il cuore e con il mio palato, la mia ricetta!
Anzi te ne regalo DUE che mi fanno impazzire: la prima la cito soltanto perchè facilissima da realizzare, da immaginare... Sono le CREPES CON LA FONDUTA. 

Quella che ti ricetto sono le: SFOGLIATINE ALLA CREMA.
Ingredienti (per due persone): gr 400 di Piave Fresco, un formaggio che amo e il cui nome deriva dal "Piave" l'anonimo fiume, la cui sorgente si trova sul monte Peralba in Val Visdende, la parte settentrionale di Belluno.  E' un formaggio a pasta cotta, duro che viene proposto nelle tre classiche stagionature: Fresco - Mezzano - Vecchio (12 mesi, 18 mesi).
Proseguiamo con gr 150 di pasta sfoglia, gr 10 di burro, 2 tuorli d'uovo, e 1 tuorlo sbattuto per spennellare la sfoglia.

Tirare la sfoglia molto sottile con il mattarello per poi dividerla in due parti. Con una delle due foderare una teglia da forno. Tagliare il formaggio Piave a dadini e, mescolandolo continuamente, fonderlo con il burro a bagnomaria.
Quando si formeranno dei fili nel composto, unire 2 tuorli d'uovo e continuare a mescolare per 2 minuti con tutta la forza che avete senza farvi travolgere dall'acquolina in bocca...
Versare la crema nella teglia da forno con la sfoglia, coprire con l'altra pasta sfoglia messa da parte, spennellare il tuorlo d'uovo battuto e infornare a 150 gradi per 40 minuti.
Naturalmente servire caldo e possibilmente in compagnia di una bella ragazza o di un bel maschietto (dipende dai sessi... o fate voi, mischiate! In cucina tutto è possibile) e non dimenticate in frigor un ottimo Tocai per accompagnare le sfogliatine. 

Ti confesso Elena, che da Blogger, questa è la mia prima ricetta che pubblico... ho sempre raccontato il cibo che mangiavo, mai preparato (ndr che onore!).