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giovedì 24 novembre 2016

SNOWDEN VI ASPETTA AL CINEMA PER RIVELARE TUTTA LA VERITA'

Sappiamo cosa, sappiamo come, sappiamo a chi, ma non sappiamo PERCHE'.

Perche' Ed Snowden, giovane astro nascente della sicurezza cibernetica, fedele patriota degli Stati Uniti e punta di diamante dei servizi segreti statunitensi ha deciso di diventare un informatore della stampa e rivelare uno dei controversi metodi di raccolta delle informazioni messo in atto da CIA e NSA (fra le altre)?

Perche' ha deciso di uscire dall'ombra e svelarci che siamo tutti sotto controllo mettendo in pericolo la sua incolumita' e la sua liberta'?

Proprio questo e' il taglio deciso da OLIVER STONE per la sua ultima pellicola, SNOWDEN, che ci proponendoci un'escursus della carriera di questo giovane genio mostra la sua lenta, ma inesorabile presa di coscienza di essere parte di un maccanismo nel quale lui non si riconosceva.

Cresciuto in una famiglia impegnata a difendere gli Stati Uniti, dopo aver lasciato le Forze Spaciali dell'esercito a causa di un terribile incidente, Ed si impegna per entrare come effettivo e successivamente come consulente esterno nella CIA e nella NSA.

Dotato di un incredibile talento informatico, in breve tempo gli vengono assegnati compiti di estrema importanza per la sicurezza del suo paese e per la lotta al terrorismo, ma una volta entrato nella sala dei bottoni, Ed scopre che la raccolta di informazioni non e' circoscritta solo a governi stranieri e cellule estremiste, ma riguarda anche semplici cittadini.

Inoltre, un software da lui ideato di raccolta dati che avrebbe dovuto essere utilizzato per creare un database "intelligente" in quanto selettivo viene trasformato a sua insaputa in un'arma per individuare target e uccidere i nemici.

La sua coscienza comincia a rimordere e grazie al suo stretto rapporto con la fidanzata, che non conosce i particolari del suo lavoro, ma che ha sempre il ruolo di riportarlo nel mondo reale e fuori da quello delle spie, Ed si rende conto di essere contrario alla raccolta indiscriminata di informazioni e alla totale mancanza di privacy lasciata dal governo americano ai propri cittadini e decide di agire in prima persona, anche a costo di essere incriminato per tradimento e di non poter piu' mettere piede negli Statu Uniti.

Leggendarie diventeranno le sue rivelazioni ad un gruppo di giornalisti e le ripercussioni per il governo Obama. 


Oliver Stone, ha sempre scelto storie che mettessero il riflettore della macchina da presa su momenti controversi e fondamentali della cultura americana, ci aveva fatto rimangiare la nostra invidia per  il dorato mondo della finanza in Wall Street, considerare tutti i punti oscuri nell'assassinio di Kennedy con JFK, partecipare alla delusione e disillusione di un patriota in Nato il 4 Luglio. Era un'evoluzione naturale della sua filmografia concentrarsi sull'affair Snowden e insieme alla semplice trasparenza dell'interpretazione del bravissimo Joseph Gordon-Levitt ci propone una pellicola incisiva e affascinante.

Il film nelle nostre sale dal 24 novembre, viene da un box office americano alquanto freddo, infatti, oltreoceano non ha raggiunto i 22 milioni di dollari, probabilmente nel mondo post elezione di Donald Trump, gli spettatori siano piu' interessati a conoscere i meandri occulti dell'immenso potere dei servizi segreti statunitensi. Se non altro per scoprire perche' dovrebbero sempre stare attenti a cosa inquadrano le proprie web cam.....quando sono spente....

giovedì 1 settembre 2016

JASON BOURNE - FINALLY BACK IN ITALIA

JASON BOURNE is back! E quando parlo di Bourne, uno dei personaggi letterari e cinematografici di maggior successo degli ultimi decenni, naturalmente mi riferisco al primo interprete a cui e' stato affidato il ruolo: MATT DAMON.

Ma questo lo sapevamo gia': giusto? 

Dopo il mezzo flop del quarto capitolo della saga che aveva visto un cambio di protagonista basandosi sull'assunto che Jason Bourne sia il nome affidato non ad una sola persona, ma ad un "tipo" di agente, prima che il film debuttasse negli Stati Uniti a fine luglio la casa di produzione aveva fatto circolare voci e fotografie di Matt Damon sul set, calatosi di nuovo nei panni di una delle sue interpretazioni piu' amate.

Ma dopo ben 4 film puo' essere solo la presenza di Damon un richiamo abbastanza forte per i fan?

O la sicurezza che con il ritorno del "vero" protagonista (sorry Jeremy Renner...) si sarebbe trovato un diretto proseguimento della trama di "The Bourne Ultimatum" del 2007 interrotta dal film del 2012?

La casa di produzione probabilmente non era cosi' sicura quindi ha giocato anche altre due carte sul piano del cast: la garanzia ormai data per assodata di Vincent Cassel e Tommy Lee Jones come antagonisti e la nuova garanzia, dovuta anche al recente Oscar, della attuale it girl Alicia Vikander.

Ok, ok....ma ora vi starete chiedendo cosa ne penso del film, e come ho rielaborato da quando l'ho visto a luglio.

Devo ammettere che appena si sono spente le luci e mi sono ritrovata ancora un volta il mio amato Bourne sullo schermo sono rimasta molto ben impressionata. Damon sembra davvero nato per interpretare il ruolo sul piano emotivo, fisico e per presenza scenica. Le scene d'azione sono spettacolari, anche se a volte si trascinano per le lunghe e risultano troppo violente in un periodo in cui la violenza la fa, putroppo, da padrona nella nostra vita reale.

La trama...beh...sul piano generale regge perche', come negli altri capitoli, lo scheletro e' composto dall'azione e dalle rivelazioni sul background di Bourne a cui sono stati aggiunti richiami a recenti fatti di cronaca (gli scontri in Grecia e il caso Snowden), ma viene un po' appiattita dai personaggi di contorno alquanto stereotipati capitanati dalla Vikander nel ruolo di un'ambiziosa agente della CIA, esperta di cibenertica.

Prima di tutto, per quanto sia un'attrice di grande talento, e' troppo giovane per ricoprire la parte che le hanno assegnato e il suo personaggio manca totalmente di sfaccettature (e di trucco e parrucco!!).

Anche Vincent Cassel e Tommy Lee Jones sembrano recitare con il pilota automatico. Non riescono ad infondere cuore e anima nella loro interpretazione e finiscono per essere il solito cattivo visto e rivisto.

Interessante invece l'inserimento di un giovane genio della Silicon Valley che per riuscire a lanciare la propria piattaforma ha dovuto vendere l'anima, e i dati personali dei suoi utenti, al governo americano. La sua presenza tiene ancorata la trama alla contemporaneita' mostrando come la saga si sia evoluta negli anni e non involuta.


Conclusione: JASON BOURNE E' TORNATO e vale comunque la pena di andare a vedere la pellicola per godersi due ore di Damon in azione, ma non aspettatevi nulla di particolarmente innovativo e di sicuro nulla di definitivo...da' proprio l'impressione di essere tornato per restare.