venerdì 30 gennaio 2015

CUKO' MI PREPARA LA SALSA AGRODOLCE EMILIANA IN DUE VERSIONI!


Naturalmente quando si cerca la versione originale di una ricetta della nostra tradizione pur confrontando decine di libri e di ricettari scritti a mano da mamme, nonne e parentado vario non si riesce mai a fare chiarezza. L'unica via da seguire e' quella del nostro gusto e dei bei ricordi che ci trasmette ogni sapore e profumo.

Per me la ricetta emblematica di questa situazione e' senza dubbio la SALSA ROSSA AGRODOLCE che in Emilia viene preparata per accompagnare carni, salumi o anche da spalmare sul pane.

Di questa prelibatezza esistono molte varianti, sono due quelle che mi riportano alla mia infanzia e che voglio condividere con voi. Fortunatamente grazie a Cuko' le posso preparare entrambe senza fatica visto che ho tutte le funzioni che mi servono un unica machine.

SALSA ROSSA ALLE CIPOLLE DELLA NONNA NORA

La nonna Nora era una vera resdora emiliana e oltre a sfamare la famiglia gestiva un'osteria e un alimentari....che dire di più? Per capire quanto fosse brava a cucinare basta assaggiare questa ricetta!

Ingredienti: 2 cipolle di Tropea,  20ml di olio, 1/2 dado vegetale (1 cucchiaino di dado vegetale Cuko'), 500ml di passata di pomodoro, 15gr di zucchero, 40ml di aceto balsamico.

Inserite la Lama Inox e versate nella boccia di Cuko' l'olio (mezzo tappo dosatore), il dado e le cipolle tagliate grossolanamente. Tritate con 3/4 pulse di 10 secondi poi fate soffriggere impostando 3 minuti, 100 gradi a velocità 3.

Aggiungete anche la passata, lo zucchero e l'aceto balsamico e cuocete per 30 minuti a 90 gradi a velocità 3. Trascorsi i trenta minuti assaggiate e se ne sentite il bisogno aggiustate di zucchero e aceto.

Fate raffreddare prima di servire. 



SALSA ROSSA ALLE MELE DELLO ZIO ILARIO

La versione della mia famiglia materna punta sulla dolcezza delle mele ed e' talmente riuscita che la ricetta viene tramandata da un componente all'altro per essere preservata e....sfoggiata! 

Ingredienti: 20ml di olio, 1 spicchio di aglio, 3 mele golden, 10ml di succo di limone, 80gr di triplo concentrato, 20gr di zucchero, 10ml di aceto balsamico.

Inserite la Lama Inox e fate insaporire l'olio con uno spicchio di aglio per 3 minuti a 100 gradi a velocità 3. Togliete l'aglio.

Spelate le mele, tagliatele a cubettoni e versatele nella boccia. Con la funzione pulse frullatele fino a che non raggiungano una consistenza omogenea (5 pulse da 8sec) spostando con la spatola le mele verso il centro della boccia.

Aggiungete il succo di limone e il concentrato di pomodoro e cuocete per 5 minuti a 100 gradi impostando la velocità 3.

Aggiustate con lo zucchero per togliere l'acidità del pomodoro.

Non me ne vogliano lo zio Ilario e il cugino Carlo, ma io aggiungo anche un cucchiaio di aceto balsamico :)

Mescolate il tutto a velocità 5 per un minuto e fate raffreddare. 









lunedì 26 gennaio 2015

AZZURRA QUARTARARO CI RACCONTA UNA PRIMA "COLAZIONE IN PIAZZA CASTELLO"!

Azzurra (foto di F. Cicconi)
Azzurra Quartararo sa alla perfezione cosa sia l'accoglienza! 

Il Bed&Breakfast che gestisce, "Colazione in Piazza Castello", e' uno dei più evocativi e visitati di Torino proprio perche', oltre ad essere situato in un'invidiabile posizione, offre ai suoi ospiti la possibilita' di gustare le sane e meravigliose colazioni preparate ogni giorno da Azzurra. Le sue ricette, alcune delle quali vegane, sono talmente ben riuscite da aver attratto l'attenzione del Corriere della Sera che le ha chiesto di tenere il blog Buongiorno.

Siete pronti a scoprire tutti i suoi segreti?

Sicilia, Emilia e Piemonte: raccontaci il tuo viaggio attraverso l’Italia e le tre esperienze di vita che ti hanno portato dove sei ora.

Sono nata e cresciuta in Emilia da genitori siciliani. Ho studiato Storia Antica a Bologna e frequentato la scuola di restauro a Firenze ma ho sempre “nutrito” una vera passione per l'alimentazione intesa proprio come arte di alimentarsi. Sono giunta a Torino quattordici anni fa perché me ne ero innamorata a prima vista: sapevo far tutto e niente e non avevo un disegno preciso, così ho iniziato a lavorare contemporaneamente nel settore del restauro e in quello della ristorazione. Proprio lavorando nei ristoranti ho approfondito le mie conoscenze in cucina e scoperto la mia naturale attitudine all'accoglienza.

(foto di F. Cicconi)
Il B&B che gestisci “Colazione in Piazza Castello” è uno dei fiori all’occhiello dell’hospitality a Torino, com’è nata questa tua attività? 

L'ispirazione è arrivata una quindicina d'anni fa dopo un viaggio a New York. Durante quel viaggio soggiornai casualmente a casa di una ragazza italiana, un'art director che abitava col proprio bambino di tre anni in una grande casa-laboratorio che spesso ospitava viaggiatori. Mi piacque molto l'atmosfera di quell'ambiente, il fatto di poter vivere la città tornando “a casa” piuttosto che in una stanza d'albergo. In Italia all'epoca non era ancora molto diffusa questa forma di accoglienza.

La realizzazione pratica di questa idea originaria però, è nata effettivamente cinque anni fa, in un momento di grande crisi personale: avevo perso il lavoro e le condizioni che mi si prospettavano durante i vari colloqui, nonostante la professionalità acquisita negli anni, erano decisamente sconfortanti.  

(Foto di F. Cicconi)
Insomma, quello che poteva essere solo un momento difficile e di crisi, è diventata l'occasione per ascoltarmi, per osservare quale fosse il contesto in cui mi trovavo e infine decidere di realizzare un sogno. Un sogno nel quale ho creduto dal primo istante.

La tua grande passione per la cucina oltre a deliziare gli ospiti del B&B ti ha portato a tenere il blog “Buongiorno” sul Corriere della Sera. Come si è sviluppata nel tempo questa passione? Hai sempre preferito il dolce al salato?

La mia passione per la cucina non riguarda un ambito particolare. Ammetto però che da sempre la prima colazione è il mio pasto preferito. Lo considero un rito a tutti gli effetti: il primo mattino (qualsiasi sia l'ora in cui ci si svegli!) è un momento di riconciliazione con se stessi e col mondo circostante, è necessario fermarsi anche soltanto qualche minuto davanti a una tazza fumante accompagnata da qualcosa di buono che ci dia una sensazione di conforto e soddisfazione allo stesso tempo. E' il momento per raccogliere le idee, o per non pensare a nulla. Poi potrete iniziare la giornata, e lo farete con più positività e con una maggiore energia.

Clafoutis di Albicocche e Rabarbaro (foto di L. Spinelli)
Nella scelta degli ingredienti per le tue ricette hai preso la decisione di eliminare (usare il meno possibile) i prodotti di origine animale: quale è stata la ricetta che in assoluto ti ha dato più soddisfazione e quella più difficile da “riadattare”?

E’ stata una scelta dettata principalmente dal rispetto che nutro verso tutti gli animali. Inoltre i dolci cucinati con ingredienti di origine vegetale sono molto più leggeri e digeribili. La ricetta che mi ha dato più soddisfazione è quella delle madeleine mentre la più difficile da elaborare è quella del clafoutis, entrambe di origine francese.

Omelette con Salmone e Yogourt Greco (foto di L. Spinelli)
Nel tuo lavoro hai modo di incontrare moltissime persone, quali sono le colazioni più particolari che ti sono state richieste?

Le richieste più particolari sono sempre arrivate dagli stranieri. Una volta ho preparato un’omelette al salmone con farcitura allo yogurt greco!

Che rapporto hai con il cinema? Quale pellicola/scena legata al cibo ti è rimasta più impressa?

Adoro il cinema e il cibo asiatico. Uno dei miei film preferiti è “In the mood for love” di Wong Kar-Wai in cui il cibo scandisce lo scorrere delle giornate.  Tutto ciò che viene narrato e rappresentato in questo film (i sentimenti, gli ambienti, il cibo, la musica, i colori e le soavi forme del corpo dell’attrice protagonista) ci lascia sospesi in un’atmosfera di infinita malinconia e dolcezza. 

Questo è un film che si guarda con la sensazione di danzare lentamente tra una scena e l’altra. Essendo ambientato a Hong Kong il cibo è molto presente, e una scena per me indimenticabile è quella in cui la protagonista cammina ondeggiando mentre tiene in mano un contenitore con la cena comprata sotto casa.

Hai mai trovato ispirazione per una delle tue ricette in un film, libro o canzone?

Cacao di Jorge Amado. Lo lessi quando ero al ginnasio e mi ha portato ad avvicinarmi al mondo di questa sostanza che va trattata col massimo rispetto ma anche con grande moderazione. Dopo questa lettura è iniziata la preparazione di diversi tipi di torte al cacao fino ad arrivare alla ricetta definitiva: la torta Leontine con cacao polpa di frutta e nocciole, lievitata con bicarbonato. Sarà uno dei miei prossimi post.

Quale e' la ricetta (che prepari anche senza prodotti di origine animale) più amata dai tuoi ospiti?

Sicuramente gli scone sono tra le preparazioni più amate e comunque sempre presenti sulla mia tavola della colazione. Io stessa li adoro. 

Scone (foto di L. Spinelli)

domenica 25 gennaio 2015

INVOLTINI PICCANTI DI VERZA PER "I RAGAZZI STANNO BENE"

Nel 2011 un piccolo film girato con solo 4 milioni di dollari, ma con la partecipazione di grandissimi attori, e' entrato di prepotenza nella corsa ai Golden Globes e agli Oscar. Si tratta di "I Ragazzi Stanno Bene" interpretato dalla solidissima Annette Bening, la mia adorata Julianne Moore e il super richiesto Mark Ruffalo.

A parte le grandi interpretazioni, che hanno valso ad Annette il Golden Globe, forse ad attirare cosi' tanto l'attenzione della critica hollywoodiana e' stata la trama scritta dalla regista/sceneggiatrice Lisa Cholodenko sulla farsa riga della sua esperienza personale.

Due donne gay sulla quarantina, Nick e Jules, hanno da tempo formato una famiglia grazie ad un anonimo donatore di seme che ha dato loro la possibilita' di avere ciascuna un figlio.

I ragazzi, ormai adolescenti, sono completamente a proprio agio in questo menage famigliare solo apparentemente fuori dal comune, ma sentono comunque l'esigenza di rintracciare il donatore e di conoscerlo.

Paul si rivela un personaggio alquanto interessate: dandy quarantenne, proprietario di un ristorante dove si cucina solo cibo biologico, single ma con storielle di sesso e molto affascinato dalla scoperta di avere due figli.

La sua presenza metterà a disagio Nick e Jules non solo perche' temono che interferisca nel loro rapporto con i figli, ma anche perche' (con un vero colpo da maestro nella sceneggiatura) in realta' riuscira' a sedurre una delle due.

La pellicola dimostra una grande apertura mentale da parte della sceneggiatrice, dichiaratamente gay, e riesce a dare vita ad uno spaccato di normalita' definita anormalita' solo da chi non la conosce.

In onore della bella e bravissima Julianne Moore in corsa quest'anno per la sua prima statuetta (ed era ora!) ho scelto questo film e l'ho abbinato ad una ricetta vegetariana preparata con verdure di stagione e degna del ristorante di Paul: INVOLTINI PICCANTI DI VERZA, PATATE E CAROTE.

Ingredienti: 5 foglie di verza, 300gr di patate, 60gr di cipolla, 60gr di carote, peperoncino in polvere, olio, sale, (latte al bisogno)

Lessate le patate in acqua bollente per circa una mezz'ora (il tempo dipende anche dalla grandezza) fino a che non saranno morbide.

Nel frattempo tagliate a cubetti la cipolla e la carota e fatele cuocere con un filo d'olio e un pizzico di sale per una decina di minuti.

Con uno schiacciapatate create una purea con le patate, dopo averle spelate, e mescolatele in una terrina con carote, cipolle e peperoncino in polvere secondo il vostro gusto. 

Se vi accorgete che il composto rimane poco cremoso potete ammorbidirlo con un cucchiaio di latte.

Sbollentate le foglie di verza per un paio di minuti in acqua leggermente salata e preparate gli involtini che chiuderete con uno stecchino.


Foderate una pirofila, o un tegame da forno, con la carta forno (il segreto e' di disegnare con una matita la forma della pirofila e ritagliarla con le forbici) e dopo aver sistemato gli involtini conditeli con un filo d'olio.


Fate cuocere in forno a 180 gradi per 15/20 minuti e serviteli caldi con una spolverata di peperoncino!

venerdì 16 gennaio 2015

CUKO' MI PREPARA LE PENNE ALL'UBRIACA CON SALSICCIA E PANCETTA

Continuo con grande passione (e grande soddisfazione del mio fidanzato) l'esplorazione del ricettario di mamma che contiene i segreti della cucina emiliana.

Uno dei piatti che ho sempre adorato, e tentato di ricreare in diverse versioni, sono le PENNE ALL'UBRIACA CON SALSICCIA E PANCETTA.

C'e' una birreria vicina a Reggio Emilia che le prepara in maniera pressoché divina e quando ho chiesto al cuoco quale fosse il vino che aveva utilizzato per cuocere la pasta mi ha lasciato con un quiz...vino rosso di sicuro, ma frizzante o fermo??

Avete capito bene! La pasta deve essere cotta nel vino per assorbirne l'aroma e rendere il piatto gustosissimo, il vero trucco da chef e' scegliere quello giusto che non sovrasti il sapore del sugo e non "ubriachi" troppo il piatto.

Tra gli appunti di mamma ho trovato una ricetta con il Lambrusco, vino frizzante reggiano per eccellenza, e mi sono subito lanciata nella preparazione insieme al mio validissimo alleato Cuko' sfruttando il comodissimo programma automatico per la pasta!

Ingredienti per 2 persone: 20ml di olio evo, 20gr di cipolla rossa, 75gr di pancetta dolce, 60gr di salsiccia, 100ml di lambrusco, 100ml di acqua, 100ml di panna, 160gr di penne (Garofalo).

Tutta la lavorazione verra' fatta con la pala mescolatrice: inseritela nella boccia con l'olio, la cipolla rossa tritata, la pancetta e la salsiccia senza pelle e spezzettata.

Selezionate il programma B e fate partire premendo START.

Dopo 5 minuti suoneranno 2 BIP e potrete versare il lambrusco, l'acqua e la panna. Mettete il tappo dosatore per chiudere l'imbocco del coperchio in modo che il liquido arrivi a bollore.

Dopo 9 minuti Cuko' vi avvertirà con 3 BIP di inserire anche la pasta.

Ora il timer segna 19 minuti al termine del programma, ma per le Penne Garofalo che ho utilizzato al suono ai 4 BIP, a 4 minuti dalla fine, la mia pasta era pronta da servire.

Non dimenticatevi di godervela con un bel bicchiere di Lambrusco! 

domenica 11 gennaio 2015

UNA WALDORF SALAD PER EMMA STONE AI GOLDEN GLOBES

Emma Stone in Birdman
La giovane, talentuosa, spiritosa e affascinante Emma Stone e' da qualche anno diventata una delle attrici più richieste di Hollywood. 

Oltre ad essere stata scelta per interpretare il ruolo della protagonista femminile dei nuovi Spiderman, nel suo curriculum del 2014 era parte del cast di Magic in the Moonlight, ultima pellicola di Woody Allen, e di Birdman del regista messicano Inarritu.

In particolare, Emma si e' guadagnata con la sua intensa interpretazione della figlia drogata di un attore decaduto in Birdman le candidature come migliore attrice non protagonista ai Golden Globes e ai BAFTA (Oscar inglesi) e, non vorrei gufargliela, ci aspettiamo presto anche quella agli Oscar.

Emma in Easy Girl
La sua cavalcata dell'onda hollywoodiana e' cominciata solo 4 anni fa con un'altra candidatura ai Golden Globes come miglior attrice protagonista per la divertentissima commedia Easy Girl.

Nella pellicola di Will Gluck, Emma interpreta con molto spirito e ironia una ragazza delle superiori che dopo aver raccontato inavvertitamente la bugia di aver perso la verginità, ottiene in breve tempo la reputazione di "ragazza facile". Trovandosi a proprio agio nel ruolo comincia a mentire per tutti i nerd della scuola, incluso un compagno di classe omosessuale, facendo finta di aver fatto sesso con loro in cambio di buoni regalo....

Non manca molto pero' che la A di adultera che si cuce sui vestiti in stile "Lettera Scarlatta" le stia stretta e cerchi un modo per redimersi.

In ogni caso, possiamo affermare che Emma sia entrata di prepotenza nella lista A dei produttori americani a fianco delle bravissime attrici che saranno presenti con lei stasera alla cena di gala nel corso della quale saranno assegnati i Golden Globes!

Lo chef Thompson (foto HFAP)
Qualche giorno fa lo chef Troy Thompson del Berverly Hills Hilton Hotel, dove si terra' la premiazione, ha presentato alla stampa i piatti che saranno serviti cominciando da una gustosa reinterpretazione della Waldorf Salad.

Ingredienti: 1 mela Red Delicious, 1 mela Granny Smith, acini d'uva rossa, cuori di sedano, insalata romana, nocibaguette, 40ml olio di semi, 10ml succo di limone, 5ml sciroppo d'agave/zucchero, 1 cucchiaio di bianco d'uovo, sale, pepe, olio aromatizzato alle noci.

Preparate una maionese leggera come condimento frullando in un mixer il succo di limone, lo sciroppo d'agave e il bianco d'uovo e aggiungendo a filo l'olio di semi. Una volta pronta salate a piacere e mettetela da parte.

Waldorf Salad (foto HFPA)
Tagliate le mele a julienne sottili, private gli acini d'uva dei semi e affettateli e posizionateli con le noci e i cuori di sedano a cubetti all'interno delle foglie di insalata. Per guarnire il piatto e creare croccantezza aggiungete anche una sottilissima fetta di baguette cotta al forno e condita con olio, sale e pepe.

Se vi piace potete versare anche un filo di olio aromatizzato alle noci o olio d'oliva.

Dopo questo primo piatto molto leggero lo chef Thompson andra' un po' piu' sul "pesante" con un duo di secondi: Filet Mignon marinato alla cipolla e Salmerino Alpino (una specie di trota) cotto al forno, serviti su una fonduta di pomodoro con crocchette di patate, pomodorini e cavolo toscano.

Il Duo di Secondi (foto HFPA)
Il Cocktail di Elettra Wiedermann (foto HFPA)
Non possono mancare i dolci di cioccolato a forma di Globi d'Oro e una fresca cheescake al limone e cassis.

A tutti i presenti saranno distribuite sul tappeto rosso 1500 bottigliette di Moet&Chandon (sponsor della serata) e i vincitori brinderanno con il cocktail ideato appositamente da Elettra Wiedermann, nipote di Ingrid Bergman e figlia di Isabella Rossellini.

La sua creazione e' un blend di succo di clementine e Moet Imperial Rose....spero proprio che Emma sia una di loro!

venerdì 9 gennaio 2015

OH, IMPASTATORE DELLE MIE BRAME.....

Le feste natalizie mi hanno portato portato un regalo molto apprezzato: il nuovo Impastatore Cucina Italiano della Imetec!

Adesso non ho più scuse....non posso più giocarmi i soliti "impossibile preparare tortelli e cappelletti meglio di mia mamma, quindi non vale la pena provarci".... "molto più semplice comprare la pizza surgelata anche se infondo non mi piace"... "la farinata la possono preparare solo i liguri: qui l'acqua e' diversa".

Adesso e' arrivato il momento di fare il salto di qualità e di cominciare veramente a sperimentare con ricette tradizionali e non! 

E da quando la frase che caratterizza la giornata e' diventata "non comprare il pane, lo faccio io" devo dire che le mie quotazioni in famiglia e con me stessa sono cresciute al massimo :) Certo, sono molto lontana dalla perfezione e provando un po' tutto per la prima volta riconosco di aver fatto tanti errori quanti risultati eccelsi.

Per cominciare ho preso il ricettario e ho segnato le ricette che volevo assolutamente provare. Ho preparato la Biga (base per alcuni tipo di pane e grissini) e dovendola far riposare per 24 ore, la prima sera ho rotto il ghiaccio con una meravigliosa Schiacciata con Farina di Grano Saraceno alle cipolle e olive.

Il giorno dopo, potendo utilizzare la Biga, ho sperimentato la preparazione del Pane Arrotolato con Cipolla e Pomodori Secchi: come potete vedere il risultato e' stato una bomba!!!

Ormai galvanizzata dalla mia maestria (dovuta principalmente alle indicazioni del ricettario :) mi sono lanciata e sfruttato al massimo il mio nuovo impastatore per provare i Bomboloni e i Grissini alle olive (sempre con la Biga)...ammetto che entrambi potevano venire meglio, ma era solo il primo tentativo!

E allora mi sono buttata su una ricetta che può apparire semplice, ma che e' un mito irraggiungibile per tutti noi che trascorriamo le vacanze in Ligura: la Farinata di Ceci.

Buonissima!!!! Un aperitivo perfetto per stupire i vostri amici quando li invitate a cena.

Improvvisamente e' venuto il momento di confrontarmi con le sfide più difficili per me che sono emiliana: Piadina e Tortelli (loro li chiamano Ravioli :) che mi hanno dato la possibilità di provare anche l'accessorio Sfogliatrice in dotazione con l'Impastatore.

E visto che mi sentivo pressata dalle mie origini ho chiesto aiuto al mio "sous-chef" Cuko' per la preparazione del ripieno di Spinaci e Ricotta. 

La collaborazione tra di loro e' andata alla grande, purtroppo io ho commesso qualche errore di inesperienza nella preparazione di entrambe le ricette, ma le prossime andranno molto meglio. Due consigli per imparare dai miei errori?

1) Attenzione allo spessore delle piadine che possono risultare troppo secche se sono sottili oppure crude se troppo alte.

2) Non impilate i tortelli uno sull'altro quando sono pronti perché si attaccano...forse voi lo sapevate già....la mamma lo sa di sicuro...

La Pizza con Semola di Grano Duro e' venuta talmente bene che non ho fatto in tempo a fare la foto ;) E' sparita in un attimo!!!

Oh, impastatore delle mie brame, alla prossima per nuove sperimentazioni!

domenica 4 gennaio 2015

UN PANINO AL COTECHINO PER "HARRY TI PRESENTO SALLY"

Ci sono dei film che rimangono nella storia perché gli spettatori si possono riconoscere nei protagonisti, perché sono ben scritti, recitati e diretti e perché alcune battute o scene non saranno mai più dimenticate. Uno di questi film e' il capolavoro di Rob Reiner "Harry ti Presento Sally'.

La sceneggiatura di Nora Ephron e' un modello senza tempo di come divertire, appassionare, emozionare e parlare di sesso!

Partendo dal presupposto che uomini e donne non possono essere amici perché l'attrazione fisica ci si mette sempre in mezzo Harry (Billy Crystal) e Sally (Meg Ryan), a dieci anni dal loro primo incontro, sviluppano una "relazione" di amicizia così forte da diventare l'uno lo specchio sentimentale dell'altra.

Le confessioni sessuali che si fanno passeggiando per New York sono spassosissime: lui le racconta come sgattaiolare dal letto di una donna subito dopo il sesso con una scusa qualunque, lei gli parla delle sue storie e delle mutandine con i giorni della settimana :)

Lui e' convinto di avere ormai raggiunto la conoscenza perfetta del corpo femminile, lei gli dimostra il contrario...in una scena memorabile nella quale simula un orgasmo seduta all'ora di punta al Katz Deli di New York.

I più esperti di voi ricorderanno che appena prima di mugolare a tutto spiano Sally/Meg si assembla un panino che possiamo solo immaginare essere il famigerato sandwich al pastrami di Katz. In Italia facciamo fatica a trovare questo tipo di affettato (manzo conservato in salamoia e con molte spezie), ma di sicuro in questi giorni abbiamo per le mani un bel po' di cotechini.

Eccomi a proporvi un panino che vi fara' avere lo stesso effetto sessuale della nostra Sally: il PANINO CON COTECHINO, SALSA VERDE E MAIONESE AL BALSAMICO.

Potrei mentire spudoratamente e dire di averlo inventato, ma non ci credereste. In realtà esiste sul menu di alcuni bar dalle mie parti (Modena, Reggio e Parma) ed e' stato perfezionato dal mio chef stellato del cuore, Massimo Bottura. Pochi fortunati hanno potuto assaggiare lo scorso ottobre a New York presso la catena Shake Shack il suo Emilia Hamburger con questi ingredienti.

Ingredienti: cotechino, salsa verde, maionese, aceto balsamico, pane (baguette).

Ingredienti per la Salsa Verde: 1 mazzo grande di prezzemolo, 20gr capperi, 60gr di carciofini, 100gr giardiniera sott'olio, 1 cucchiaio di zucchero, 2 cucchiai di aceto balsamico, 60ml di olio extravergine d'oliva, uovo sodo.

Per fare questa magnifica salsa (che consiglio di preparare in grandi quantità) sgocciolate sia i carciofi che la giardiniera in modo da togliere la maggior parte dell'olio nel quale sono conservati.

Tritate in un mixer il prezzemolo con la giardiniera, i capperi e i carciofini fino a creare un composto omogeneo. Aggiungete zucchero e aceto balsamico e continuate a frullare.

Trasferite in una terrina e amalgamate il tutto con olio evo; per rendere più compatta e saporita la salsa prima di servire potete incorporare un uovo sodo o impiarrate con uova sode tagliate a fette.


Ora potete assemblare il panino: tostate il pane e mettete su una fetta un'abbondate cucchiaiata di salsa verde. Sulla seconda fetta spalmate maionese a piacere addizionata con qualche goccia di aceto balsamico.

Scaldate in padella il cotechino e poi posizionatelo nel panino......veramente orgasmico :))))