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lunedì 19 settembre 2016

PREMI EMMY 2016: LE SERIE TV E GLI ATTORI PREMIATI


Ieri sera a Los Angeles si e' tenuta l'annuale cerimonia di premiazione dei EMMYS ovvero i premi piu' ambiti della televisione che incoronano le migliori serie TV e gli attori piu' talentuosi della precedente stagione televisiva (settembre '15-maggio '16).

Matt Damon, Jimmy Kimmel (Getty Images)
L'edizione di quest'anno sara' di sicuro ricordata per aver contato un elevatissimo numero di attori nominati di diverse etnie (e dopo il grande scandalo degli Oscar con nessun attore latino o di colore non poteva essere altrimenti), per aver divertito grazie al presentatore/mattatore Jimmy Kmmel supportato per alcuni sketch dal suo amico Matt Damon reduce dal mezzo flop dell'ultimo Bourne, ma anche per aver avuto lo share piu' basso delle ultime 20 edizioni. Certo, la domenica sera gli Emmy doveva combattere con la competizione dei match di football, ma allo stesso tempo probabilmente la dinamica di questi premi stantia e autoreferenziale ha un po' stufato il pubblico americano.

Rami Malek
Se nella categoria Serie Drammatica non ha stupito la strapotere di GAMES OF THRONES che ha portato a casa ben 12 statuette tra cui miglior serie drammatica, miglior regia e miglior sceneggiatura (ma e' rimasto all'asciutto nella categoria attori), io mi sono particolarmente esaltata per la vittoria di Rami Malek come Migliore Attore Protagonista per la sua interpretazione di un hacker disfunzionale nella serie rivelazione MR. ROBOT e della fantasmagorica Tatiana Maslany, Miglior Attrice Protagonista, per essere riuscita a dare vita a ben 9 diversi cloni nella serie canadese ORPHAN BLACK. 

Kate e Hillary in una puntata del SNL
Tra le Serie Comiche hanno ottenuto diversi premi alcune serie non molto conosciute in Italia come VEEP incentrata sulle vicende di una vice presidente degli Stati Uniti un po' strampalata e TRANSPARENT che , che potete vedere entrambe su Sky Atlantic. La vera sopresa e' stata la statuetta come Migliore Attrice Non Protagonista a Kate McKinnon, parte del cast del Saturday Night Live e famosissima per la sua caricatura di Hillary Clinton che non ha tardato a congratularsi con lei per la vittoria. 

Una nota personale: sono molto contenta per la premiazione della serie Netflix MASTER OF NONE nella categoria miglior sceneggiatura comica perche' ho partecipato come attrice alle riprese della seconda stagione che sono appena terminate qui in Italia! Bravi!!!


Tra le serie evento non poteva che trionfare AMERICAN CRIME STORY: IL CASO OJ SIMPSON che ha portato a casa Miglior Mini Serie, Miglior Attore Protagonista a Courtney B. Vance nel ruolo dell'avvocato difensore, Miglior Attrice Protagonista a Sarah Paulson che intrepretava la procuratrice che aveva preseguito Simpson nonche' Miglior Attore Non Protagonista e Miglior Regia.

Il creatore della serie Ryan Murphy e la protagonista Sarah Paulson
Per una lista di tutti gli altri premiati potete consultare la BIBBIA dell'entertainment, The Hollywood Reporter.


giovedì 1 settembre 2016

JASON BOURNE - FINALLY BACK IN ITALIA

JASON BOURNE is back! E quando parlo di Bourne, uno dei personaggi letterari e cinematografici di maggior successo degli ultimi decenni, naturalmente mi riferisco al primo interprete a cui e' stato affidato il ruolo: MATT DAMON.

Ma questo lo sapevamo gia': giusto? 

Dopo il mezzo flop del quarto capitolo della saga che aveva visto un cambio di protagonista basandosi sull'assunto che Jason Bourne sia il nome affidato non ad una sola persona, ma ad un "tipo" di agente, prima che il film debuttasse negli Stati Uniti a fine luglio la casa di produzione aveva fatto circolare voci e fotografie di Matt Damon sul set, calatosi di nuovo nei panni di una delle sue interpretazioni piu' amate.

Ma dopo ben 4 film puo' essere solo la presenza di Damon un richiamo abbastanza forte per i fan?

O la sicurezza che con il ritorno del "vero" protagonista (sorry Jeremy Renner...) si sarebbe trovato un diretto proseguimento della trama di "The Bourne Ultimatum" del 2007 interrotta dal film del 2012?

La casa di produzione probabilmente non era cosi' sicura quindi ha giocato anche altre due carte sul piano del cast: la garanzia ormai data per assodata di Vincent Cassel e Tommy Lee Jones come antagonisti e la nuova garanzia, dovuta anche al recente Oscar, della attuale it girl Alicia Vikander.

Ok, ok....ma ora vi starete chiedendo cosa ne penso del film, e come ho rielaborato da quando l'ho visto a luglio.

Devo ammettere che appena si sono spente le luci e mi sono ritrovata ancora un volta il mio amato Bourne sullo schermo sono rimasta molto ben impressionata. Damon sembra davvero nato per interpretare il ruolo sul piano emotivo, fisico e per presenza scenica. Le scene d'azione sono spettacolari, anche se a volte si trascinano per le lunghe e risultano troppo violente in un periodo in cui la violenza la fa, putroppo, da padrona nella nostra vita reale.

La trama...beh...sul piano generale regge perche', come negli altri capitoli, lo scheletro e' composto dall'azione e dalle rivelazioni sul background di Bourne a cui sono stati aggiunti richiami a recenti fatti di cronaca (gli scontri in Grecia e il caso Snowden), ma viene un po' appiattita dai personaggi di contorno alquanto stereotipati capitanati dalla Vikander nel ruolo di un'ambiziosa agente della CIA, esperta di cibenertica.

Prima di tutto, per quanto sia un'attrice di grande talento, e' troppo giovane per ricoprire la parte che le hanno assegnato e il suo personaggio manca totalmente di sfaccettature (e di trucco e parrucco!!).

Anche Vincent Cassel e Tommy Lee Jones sembrano recitare con il pilota automatico. Non riescono ad infondere cuore e anima nella loro interpretazione e finiscono per essere il solito cattivo visto e rivisto.

Interessante invece l'inserimento di un giovane genio della Silicon Valley che per riuscire a lanciare la propria piattaforma ha dovuto vendere l'anima, e i dati personali dei suoi utenti, al governo americano. La sua presenza tiene ancorata la trama alla contemporaneita' mostrando come la saga si sia evoluta negli anni e non involuta.


Conclusione: JASON BOURNE E' TORNATO e vale comunque la pena di andare a vedere la pellicola per godersi due ore di Damon in azione, ma non aspettatevi nulla di particolarmente innovativo e di sicuro nulla di definitivo...da' proprio l'impressione di essere tornato per restare.