giovedì 6 marzo 2014

GIAN MARCO FOLCOLINI DI GIALLO ZAFFERANO CI RACCONTA DI FOOD PHOTOGRAPHY

Giovane fotografo toscano di grande talento, Gian Marco Folcolini, dopo le prime esperienze nel campo della moda ha cominciato a collaborare con uno dei siti di riferimento per tutti i food blogger italiani: Giallo Zafferano.

Il suo lavoro a contatto con la cucina l'ha anche ispirato a creare  una gustosissima mostra che potete visitare presso il Boh!? Cafe' (via Stendhal 49, Milano). Volete conoscerlo meglio?

Parlaci di te: quali sono i tre punti di svolta della tua vita che ti hanno portato dove sei ora?
Il primo punto di svolta fondamentale della mia vita è stato quando ho preso coscienza della passione per l'immagine fotografica. Sto parlando dell'ultimo anno di liceo, quando insieme al mio amico e collega Dario Agostini, abbiamo deciso di intraprendere lo studio della fotografia in accademia. Da qui il secondo punto cardine della mia vita professionale; da Firenze decido di trasferirmi a Milano.
Il terzo avvenimento importante, che rappresenta anche la svolta nella mia carriera da professionista è l'inizio della collaborazione con GialloZafferano, che mi ha dato la possibilità di sviluppare la difficile arte di fotografare il cibo.

Food, moda, travel: quale preferisci fra questi tre tipi di fotografia?
Oltre al food, la moda è sicuramente il tipo di fotografia che mi intriga di più, perché dà la possibilità di spaziare tra molte tecniche fotografiche. Anche i concetti che la moda può esprimere sono i più svariati. Si possono affrontare tematiche sociali con la moda. Ecco, mi piace la duttilità di questo tipo di fotografia. Sia per quando riguarda la tecnica, che le tematiche.

Come può essere identificata la fotografia perfetta secondo te? Tu la stai cercando o pensi che un giorno si “presenterà” da sola?
Non penso che esista una fotografia “perfetta”, anzi credo che sia proprio la ricerca utopistica dell'immagine perfetta a portare avanti il percorso di ricerca di un fotografo. Questo permette di studiare nuove tecniche; ma non credo che si possa definire come “perfetta” nessuna fotografia. Anche perchè oltre all'aspetto tecnico, esiste una valutazione soggettiva dell'immagine. Ognuno di noi percepisce qualcosa di diverso da una foto.

Parlaci della tua mostra al Boh!? 
La mostra “Food Frame” nasce proprio negli studi di GialloZafferano. Ho avuto per oltre un anno la possibilità di sviluppare un mio punto di vista sul cibo che fotografavo. Questo mi ha portato a pensare che oltre al singolo piatto, è fondamentale dare risalto agli ingredienti che lo compongono; non volevo che questi ultimi avessero un ruolo secondario nell'immagine. Da qui l'idea di fare degli ingredienti, la cornice del piatto.

Giallo Zafferano è il sito cult di tutti noi food blogger, raccontaci qualche segreto del dietro le quinte: quale e’ stata la foto più difficile da fare e quella che ancora oggi ti fa sorridere?

Una delle fotografie più difficili è stata quella della colla di pesce; è un foglio trasparente! Mentre, ancora rido se penso a quando ho fotografato un soufflè al formaggio appena uscito dal forno; non avevo neanche il tempo di guardare la foto che avevo  appena scattato, perché intanto si sgonfiava sempre di più! E' stato un “buona la prima”.


Quale e' il tuo  film ispirato al food preferito?

Un film che amo molto è “coffee and cigarettes”; non parla prettamente di cucina, ma i protagonisti sono uno di fronte all'altro, ad un tavolo, fumano sigarette e bevono caffè, parlando di cose prive di senso. Penso che questa situazione si possa ritrovare quando siamo seduti attorno ad un tavolo mangiando. Chi è seduto a tavola parla con gli altri, la tavola unisce tutti. E come diceva mio nonno: “A tavola un s'invecchia!”

Tu fotografi ogni giorno i piatti più gustosi: sei bravo in cucina? A quale momento particolare della tua vita è legata la tua ricetta preferita?
Non mi ritengo bravo in cucina. Non sono uno che sperimenta spesso nuove ricette. Diciamo che mi accontento del mio piccolo bagaglio di ricette semplici, tramandate dalla mia famiglia toscana. Mi piace molto cucinare la carne e questo è legato fortemente alle mie origini. Uno dei miei piatti preferiti è il roast-beef. Magari accompagnato con dei fagiolini al pomodoro o dei ceci conditi soltanto di olio aglio e pepe. Amo la cucina semplice!

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