Giovane fotografo toscano di grande talento, Gian Marco Folcolini, dopo le prime esperienze nel campo della moda ha cominciato a collaborare con uno dei siti di riferimento per tutti i food blogger italiani: Giallo Zafferano.
Il suo lavoro a contatto con la cucina l'ha anche ispirato a creare una gustosissima mostra che potete visitare presso il Boh!? Cafe' (via Stendhal 49, Milano). Volete conoscerlo meglio?
Parlaci di te: quali sono i tre
punti di svolta della tua vita che ti hanno portato dove sei ora?
Il
primo punto di svolta fondamentale della mia vita è stato quando ho preso
coscienza della passione per l'immagine fotografica. Sto parlando dell'ultimo
anno di liceo, quando insieme al mio amico e collega Dario Agostini, abbiamo
deciso di intraprendere lo studio della fotografia in accademia. Da qui il
secondo punto cardine della mia vita professionale; da Firenze decido di
trasferirmi a Milano.
Il
terzo avvenimento importante, che rappresenta anche la svolta nella mia
carriera da professionista è l'inizio della collaborazione con GialloZafferano,
che mi ha dato la possibilità di sviluppare la difficile arte di fotografare il
cibo.
Oltre
al food, la moda è sicuramente il tipo di fotografia che mi intriga di più,
perché dà la possibilità di spaziare tra molte tecniche fotografiche. Anche i
concetti che la moda può esprimere sono i più svariati. Si possono affrontare
tematiche sociali con la moda. Ecco, mi piace la duttilità di questo tipo di
fotografia. Sia per quando riguarda la tecnica, che le tematiche.
Come può essere identificata la
fotografia perfetta secondo te? Tu la stai cercando o pensi che un giorno si
“presenterà” da sola?
Non penso che esista una fotografia “perfetta”, anzi credo che sia proprio la ricerca utopistica dell'immagine perfetta a portare avanti il percorso di ricerca di un fotografo. Questo permette di studiare nuove tecniche; ma non credo che si possa definire come “perfetta” nessuna fotografia. Anche perchè oltre all'aspetto tecnico, esiste una valutazione soggettiva dell'immagine. Ognuno di noi percepisce qualcosa di diverso da una foto.
Non penso che esista una fotografia “perfetta”, anzi credo che sia proprio la ricerca utopistica dell'immagine perfetta a portare avanti il percorso di ricerca di un fotografo. Questo permette di studiare nuove tecniche; ma non credo che si possa definire come “perfetta” nessuna fotografia. Anche perchè oltre all'aspetto tecnico, esiste una valutazione soggettiva dell'immagine. Ognuno di noi percepisce qualcosa di diverso da una foto.
La
mostra “Food Frame” nasce proprio negli studi di GialloZafferano. Ho avuto per
oltre un anno la possibilità di sviluppare un mio punto di vista sul cibo che
fotografavo. Questo mi ha portato a pensare che oltre al singolo piatto, è
fondamentale dare risalto agli ingredienti che lo compongono; non volevo che questi
ultimi avessero un ruolo secondario nell'immagine. Da qui l'idea di fare degli
ingredienti, la cornice del piatto.
Giallo Zafferano è il sito cult
di tutti noi food blogger, raccontaci qualche segreto del dietro le quinte:
quale e’ stata la foto più difficile da fare e quella che ancora oggi ti fa
sorridere?
Una
delle fotografie più difficili è stata quella della colla di pesce; è un foglio
trasparente! Mentre, ancora rido se penso a quando ho fotografato un soufflè al
formaggio appena uscito dal forno; non avevo neanche il tempo di guardare la
foto che avevo appena scattato,
perché intanto si sgonfiava sempre di più! E' stato un “buona la prima”.
Quale e' il tuo film
ispirato al food preferito?
Tu fotografi ogni giorno i
piatti più gustosi: sei bravo in cucina? A
quale momento particolare della tua vita è legata la tua ricetta preferita?
Non
mi ritengo bravo in cucina. Non sono uno che sperimenta spesso nuove ricette.
Diciamo che mi accontento del mio piccolo bagaglio di ricette semplici,
tramandate dalla mia famiglia toscana. Mi piace molto cucinare la carne e
questo è legato fortemente alle mie origini. Uno dei miei piatti preferiti è il
roast-beef. Magari accompagnato con dei fagiolini al pomodoro o dei ceci
conditi soltanto di olio aglio e pepe. Amo la cucina semplice!
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