giovedì 26 giugno 2014

SOUP OPERA CI REGALA LE "PANELLE IN TRANSITO VERSO SUD"

Per la mia puntata di domenica di "Indovina chi viene al...cine" su Radio Deejay ho collaborato con Paola Buzzini creatrice di Soup Opera nella selfie :) produzione di una videoricetta ispirata a Frida Kahlo dal punto di vista artistico e cinematografico.

Non ho resistito alla curiosità di saperne di più sul suo progetto e sulla sua passione per la cucina!

Come è nato il progetto Soup Opera di cui sei ideatrice?
SOUP OPERA è nato da due grandi mie passioni, l'arte, che è il mio lavoro (con la mia società Doppiozero), e il cibo. Ho sempre amato cucinare per gli amici, i miei nipoti, la mia socia e il mio compagno. Avevo voglia di un progetto nuovo e personale, che mi rappresentasse in tutto e per tutto. Poi penso davvero che si possa parlare di arte e cultura attraverso il cibo. Sembrano due mondi lontani ma non è cosi': creatività, metodo, studio e tecnica li accomunano.

SOUP OPERA @ Stella McCartney - Into the Forest
La tua idea gastro-artistica si esprime al massimo attraverso i video: pensi che arte e cibo siano più immediati da comunicare attraverso questo mezzo?
L'idea iniziale di SOUP OPERA era solo quella editoriale, rubriche su testate generaliste e di settore, ma poi mi sono resa conto che tante erano le declinazioni e i formati, quindi ho tentato anche la strada dei video, e ho scoperto che mi diverto molto! (n.d.r. per vedere il suo canale YouTube cliccate qui)

Raccontaci la prima volta che hai pensato “so esattamente cosa cucinerei ispirandomi a quest’opera!”. Che opera era?
L'ho pensato 6-7 anni fa, al MART Museo d'arte moderna e contemporanea, visitando una mostra sul futurismo. Ho pensato che la velocità poteva essere rappresentata benissimo da una spirale di caramello...

Arte e cibo evocano la sperimentazione con i colori: quanto sono importanti nella creazione delle tue ricette?
Frittata di Mirtilli, Fave e Pinoli Tostati
(ispirata alla mostra di Steve McCurry)
I colori sono importanti ma credo che l'elemento portante delle mie ricette non sia tanto la presentazione, ma il legame che gli ingredienti hanno con la poetica dell'artista; per esempio se si parla di immigrazione, viaggio, etnie che si mischiano penso subito allo street food, al mixare gusti e ingredienti diversi provenienti da parti del mondo lontane...

Quali sono i tre artisti (morti o viventi) per i quali vorresti cucinare? Cosa prepareresti?
Matthew Barney, Dan Flavin e Ghada Amer.  Ma ce ne sono mille altri: i fratelli Chapman, Paola Pivi … Cucinerei in ordine cup cake red velvet, tempura e una zuppa dai sapori delicati.

Ti definisci “Cuciniera dell’Arte”: ti è sempre piaciuto cucinare? Hai fatto dei corsi?
Non ho mai seguito dei corsi, ma ho comprato e letto tantissimi libri. Mi piacerebbe fare un corso per imparare a presentare i piatti al meglio. Ho cucinato da sempre, mia mamma anche da piccolissima mi metteva in cucina con lei a preparare gli gnocchi!

Dopo la nostra collaborazione su Frida Kahlo non posso esimermi dal farti una domanda sul cinema: quale è il tuo film preferito in assoluto? Che ricetta assoceresti?
Amo il cinema, ci vado 2-3 volte a settimana. E' difficile scegliere un film solo ma ho apprezzato moltissimo “La Mafia Uccide Solo d'Estate” di Pif; piatto sicuramente con carattere, ricco di gusti, forse un arancino che nasconde al suo interno però ingredienti insoliti...

Regalaci una ricetta “artistica” che ti è rimasta nel cuore
Ne ho testate tante, ma per ora quella che mi ha reso più fiera della mia creazione culinaria è la ricetta Panelle in transito verso sud ispirata alla mostra di Adrian Paci, artista che stimo moltissimo.



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