mercoledì 11 giugno 2014

LO SKIPPER ROBERTO ZUCCHI CI INSEGNA COME CUCINARE IN BARCA

L'estate e' alle porte, le temperature si alzano, le vacanze si avvicinano e non vediamo l'ora di abbandonare le nostre città trasformate in fornaci e andare al mare! 

Per chi il mare lo vuole vivere a pieno e ha la passione per la barca ecco l'intervista a Roberto Zucchi, uno skipper di grande esperienza che ha in gestione una barca e propone affascinanti crociere nel mediterraneo.  Volete sapere come partire con lui e scoprire tutti i suoi segreti da "navigato" cuoco di cambusa????

Che esperienza hai nel campo della nautica e quali sono i ricordi che ti hanno segnato di più?

Orion
Posso dire di aver passato una vita intera in barca: sono 55 anni che navigo visto che ho cominciato molto piccolo e 30 anni che faccio regate. La passione me l’ha trasmessa mio padre che aveva una barca e fin da ragazzino ho iniziato l’attività agonistica delle regate imbarcandomi su diverse imbarcazioni.

Due sono i ricordi più belli e importanti della mia vita in navigazione. Il primo risale a quando mio padre acquistò la barca, eravamo a Porto Venere intorno a fine luglio e l’abbiamo portata fuori per provarla, dal centro del sole che stava tramontando e’ sbucata Orion: una barca di 45 metri del 1910. Già il solo vederla è stata una cosa meravigliosa, ma il vero raggiungimento del sogno è stato ritrovarmi vent’anni dopo a timonare questa barca in una regata. 

Il secondo ricordo che mi accompagnerà sempre è stato regatare sui vecchi Coppa America (quelli dei tempi di Azzurra per intenderci): tutt’oggi avrò la possibilità di salirci perché parteciperò a luglio ad una regata per i mondiali a Barcellona su French Kiss…penso che chiuderò così la mia carriera…beh adesso vediamo :)

Per gli ignoranti come me…cosa fa di preciso uno skipper? 
Lo skipper e’ un bel lavoro anche se molto faticoso perché lavori tutti i giorni dalle 7.30 del mattino a mezzanotte. Il ruolo dello skipper dipende dalla tipologia di barca sulla quale navighi: su una barca da charter di solito devi condurre e mettere in sicurezza l'imbarcazione, invece quando hai la gestione completa della barca, e volendo fare un charter di un certo livello, oltre alla responsabilità della navigazione si deve fornire anche la preparazione dei pranzi e ulteriori servizi di assistenza cliente come portare il cliente a terra con il gommone.

Che ruolo hai tu sulle barche da regata?
Sono trent’anni che faccio sempre lo stesso ruolo: il tailer. Significa che regolo le vele di prua quindi spinnaker, fiocchi e genoa. In tutti questi anni ho avuto l’occasione di essere a bordo di barche importanti con equipaggi di livello mondiale, infatti, ho partecipato a 5 mondiali, 20 campionati europei e una quarantina di campionati italiani.

Parlaci della barca che hai in gestione.
E’ una barca di 53 piedi (16.5 metri) di grande fascino. E’ stata costruita come barca armatoriale e ha solo 6 posti letto (non i soliti 12 che si trovano in una barca della stessa lunghezza) perciò abbiamo deciso di proporla come charter di lusso con un servizio estremamente curato. 

Abbiamo preparato pacchetti tutto incluso per crociere in Costa Azzurra e Corsica e saremo operativi da metà giugno fino a fine anno con partenze da Rosignano (poco sotto Livorno). Ci tengo a sottolineare che quando dico “tutto incluso” intendo anche la cambusa quindi il cliente non avrà sorprese anzi potrà scegliere tra diversi menù che proporremo. Inoltre, abbiamo fatto delle convenzioni con ristoranti nei vari porti in modo da offrire anche i riferimenti giusti quando si decide di mangiare a terra.

Chiunque fosse interessato ci può contattare sia per telefono (Roberto 347 1720399, Eleonora 339 4469212) che per email (nacasailmaker@gmail.com).

Parliamo di cibo in barca: in tutti i tuoi viaggi quale e’ la cosa più schifosa che hai dovuto mangiare?
Elencarle tutte sarebbe troppo lungo…per farti un esempio una volta ho fatto delle regate in tutta Italia e Mare del Nord su una barca di 25 metri (la famosa Steinlager 2 vincitrice di tutte le tappe della Whithbread con Sir Peter Blake) dove era stato rimosso il frigorifero perché pesava troppo…

La cosa più strana che mi viene in mente però e’ capitata durante la regata Middle Sea Race (di circa  650 miglia). Appena partiti ha fatto burrasca quindi abbiamo passato due giorni interi mangiando solo wafer o crackers, arrivata la sera del terzo giorno il tempo si e' calmato e abbiamo preparato una busta di carbonara liofilizzata con la pentola a pressione per mangiare qualcosa di caldo. A fine cottura, mentre mangiavo, mi è sembrata la cosa più buona del mondo tanto che ho cercato la stessa marca anche quando sono venuto a casa: appena ingerito il primo boccone mi sono accorto di quanto fosse immangiabile e l’ho buttata via!

E la più buona?
Sembrerà banale, ma è senza dubbio il tonno appena pescato, tagliato a fettine e condito con un po’ di limone e sale….a parte la soddisfazione di avere preso un tonno, e’ veramente la cosa più meravigliosa che puoi mangiare in barca.

Quale è la difficoltà di cucinare in barca?
Hai dei fornelli molto piccoli quindi di sicuro non puoi contare su quattro padelle e devi lavorare in spazi molto ristretti. Al di là che la barca si muove…la bottiglia aperta dell’olio non la puoi proprio appoggiare.

Cosa porti nella cucina di casa della tua esperienza in barca?
L’ordine perché in barca devi organizzare perfettamente tutto quello che stai facendo. Per esempio, appena usi una ciotola la lavi subito per poterla riutilizzare, perché spesso hai solo due ciotole e poche padelle. In più non hai mille attrezzi, frullatori, trituratori e ti devi ingegnare per fare tutto a mano. Il vantaggio è che mentre cucino metto già in ordine e ora mi viene spontaneo anche a casa!

Quale è il tuo film preferito con soggetto le barche?
Naturalmente dopo aver letto tutti i 25 libri sul comandante Aubrey di "Master&Commander" il film con Russell Crowe e’ rientrato immediatamente nella mia lista dei preferiti. Diciamo, però, che se devo indicare la pellicola che preferisco in assoluto e’ "Capitani Coraggiosi" con Spencer Tracy: un vero classico che mi fece vedere mio padre da bambino.

Regalaci una ricetta da fare sia in barca che a casa…
Lasciamo stare il tonno perché a casa non si pesca e andare in pescheria non da’ la stessa soddisfazione :)

Come dicevo, io spesso lavoro per l’armatore austriaco della French Kiss (ex Coppa America) che si porta per le regate un catering tedesco: sulla carne sono specialisti, ma su pasta e ragù non sono proprio il massimo. Una sera ho deciso di cucinare io e ho preparato una pasta molto gustosa e semplice: fate un soffritto di cipolla e aglio, mettete la pancetta a rosolare e il radicchio rosso tagliato a pezzettini. Fate appassire molto lentamente e a metà cottura del radicchio aggiungete dei pomodori pachino, un dado e peperoncino. Lasciate andare pianissimo per molto tempo (almeno un'ora) e mettete a cuocere la pasta (spaghetti o conchiglie o fusilli). Quando è pronta, mescolate il tutto con un fiammata forte e aggiungete olio evo.

2 commenti:

  1. un post e um "posto" molto carino per cucinare........ a presto!

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  2. Grazie Valentina! E' veramente affascinante quello che riesce a preparare Roberto in barca…per non parlare del guidarla :) Un abbraccio!

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