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domenica 30 marzo 2014

AMICI MIEI, VOLETE PROVARE I FAGOTTINI DI MELANZANE DI UGO?

Il Perozzi, il Necchi, il Melandri, il Sassaroli e il Conte Mascetti sono cinque amici ultracinquantenni fiorentini che per trovare una valvola di sfogo ai problemi della vita di tutti i giorni si divertono a mettere in atto delle beffe a danno di chi gli capita a tiro.

Dagli schiaffi alla stazione, alla distruzione di paesini passando dalla Torre di Pisa che cade, senza dimenticare le famigerate supercazzole, nessuno e' al sicuro dalle loro zingarate.

Il film e' da vedere (e rivedere) non solo perché rappresenta uno dei capisaldi della commedia italiana, ma anche perché presenta molte sfumature che superano le bricconate dei nostri protagonisti per andare a mettere il dito nella piaga del decadimento della società italiana…e pur essendo una pellicola girata quasi quarant'anni fa e' dolorosamente contemporanea.

Il primo di aprile di avvicina e so che potrete trovare degli spunti di ispirazione molto interessanti in Amici Miei - Atto I, Atto II e Atto III. Inoltre alla fine della giornata per rifocillarvi con una cena per gli amici di beffa vi consiglio di provare le ricette di Ugo Tognazzi. 

Infatti, oltre ad essere un grandissimo attore, Ugo era anche un super appassionato di eno-gastronomia italiana e un eccezionale gourmand, prova ne sono le oltre 1500 ricette da lui inventate alcune delle quali potete trovare sul mio blog (Farfalle Fuxia e Spaghetti alla Sgualdrina) e sul sito de La Tognazza. 

Come antipasto alla vostra cena ecco direttamente dal suo ricettario i... 

FAGOTTINI DI MELANZANE CON CARNE DI AGNELLO DI UGO TOGNAZZI


Guarda la video ricetta con supercazzola :)


Ingredienti per 4 persone: 200gr di polpa d'agnello, 2 melanzane, 1/2 cipolla, 2 filetti di acciuga, 12 olive, salsa di pomodoro (o 2 pomodori pelati), 1 spicchio d'aglio, 1 bicch di vino bianco, mollica di pane, 4 cucch di latte, 1 cucch di basilico, peperoncino, sale, pepe, olio

Tagliate le melanzane per il lungo con una mandolina, salate le fette e mettetele a perdere l'acqua per circa 30 minuti. Per la salsa di accompagnamento alle olive fate soffriggere in un po' d'olio la cipolla tritata con i filetti di acciughe, aggiungete le olive denocciolate e tritate e fate cuocere per 10 minuti.

Brasate la carne di agnello tagliata a cubetti in una padella con olio, aglio, un bicchiere di vino bianco, sale e pepe. Nel frattempo mettere il pane ad ammollare nel latte.

Per il ripieno, tritate la carne e mischiatela al pane condendo con basilico, peperoncino, sale e un filo di olio. A questo punto potete fare i fagottini: disponete a croce le fette di melanzane, mettete nel centro un po' di ripieno e chiudete le estremità con uno stecchino.

Ugo friggeva i fagottini in abbondante olio bollente io li ho cotti in forno per 30 minuti a 190 gradi. Una volta pronti serviteli con la salsa.


mercoledì 24 luglio 2013

DOMENICA 28 SIETE A MILANO? LA TOGNAZZA VI ASPETTA AL 185SLM!

Antani, Tapioco, Farfalle Fuxia, giochi, arte terapia, giocoleria e tanta musica: che volete di più per un calda domenica di fine luglio?



La Tognazza in collaborazione con 185slm vi offre tutto questo a partire dalle ore 19. 

Si parte con l'aperitivo all'insegna della grande passione di Ugo Tognazzi per il buon vino e il buon cibo: Antani e Tapioco accompagneranno due delle centinaia di ricette da lui ideate, le Farfalle Fuxia e le Orecchiette al Pomomascarpone!

Si', avete capito bene: Antani (rosso) e Tapioco (bianco) sono i nomi dei due vini prodotti dalla Cantina Tognazza tenendo in mente tutte le direttive di Ugo che già negli anni sessanta li produceva per uso personale nella propria tenuta a Velletri.

E se siete dei grandi appassionati di Supercazzole potrete provarlo registrando un video della vostra migliore supercazzola che sarà direttamente caricato online sul canale YouTube. C'e' ancora qualche giorno per prepararsi al meglio studiando le mosse dei maestri!


Non ci si ferma di sicuro qui! Le terapiste dell'Atelier Cenisio daranno a tutti i presenti la possibilita' di esprimere il proprio lato artistico offrendo gratuitamente il laboratorio "Leggero come un sasso, pesante coma una piuma" in cui i partecipanti potranno costruirsi la propria mongolfiera! 


E visto che e' estate e chi non e' ancora al mare sente tanto la mancanza di giocare con palle, palline e palloni ci si potra' anche sfogare con il Park Tennis (sarebbe beach tennis ma siamo al parco....), i palloni per saltare e i bigliardini.....in compagnia di Lucius il Mago!

Naturalmente non può mancare la musica! E allora dalle ore 20 si potranno ascoltare le note del bravissimo pianista Alessandro Spoldi e dalle 21.30 scatenarsi al ritmo funky/jazz dei Clacson!!



Io vado! e voi?????????



185slm (Montagnetta di San Siro) e' nel Parco Monte Stella: via Enrico Terzaghi angolo via Antonio Sant'Elia (mm QT8 - linea bus 68). 

venerdì 7 giugno 2013

GIANMARCO TOGNAZZI CI REGALA LE FARFALLE FUXIA



Attore che divide il suo talento tra teatro, cinema e televisione GianMarco Tognazzi da qualche anno ha ridato vita al grande sogno del padre Ugo: condividere con il grande pubblico la passione per la cucina e per i prodotti della terra grazie a "La Tognazza".

Gli ho chiesto di parlare un po' di se', del suo rapporto con il cibo e di regalarci la sua ricetta preferita!

Quali sono le tre esperienze che hanno segnato dei punti di svolta nella tua vita?

Il primo punto di svolta riguarda la mia professione di attore ed è stato sicuramente l’incontro con Beatrice Bracco. Oltre ad avermi guidato nell’apprendimento del "metodo", Beatrice è stata anche un’insegnante di vita. Grazie a lei ho cambiato totalmente il mio approccio nei confronti del lavoro che volevo intraprendere.

Consequenziale al lavoro fatto con Beatrice, il mio debutto a teatro ha rappresentato un altro momento importantissimo della mia vita che ha anche coinciso con il ritrovamento del mio rapporto con mio padre. Infatti, mi ha permesso di ritrovarmi con lui in maniera più paritaria anche sotto il profilo professionale.

Un’altra grande svolta è stata trovare la tranquillità sentimentale e una persona con la quale condividere la vita: mia moglie Valeria che mi ha dato i miei due figli Andrea Viola e ultimamente Tommaso Ugo.

Regalaci un ricordo che ancora ti fa’ sorridere nei momenti di nervosismo.

Per tranquillizzarmi nei momenti di nervosismo non mi appoggio ad un ricordo in particolare, ma mi sdoppio in un personaggio che si chiama Gastuan. E’ una specie di alterego uscito fuori dal nulla, con un suo modo di parlare e di essere fuori dal comune. Grazie a lui oltre a divertire gli altri, riesco a far ridere anche me stesso!

Parlaci del progetto “La Tognazza”. 

Mio padre Ugo già alla fine degli anni ’60 aveva cominciato ad affrontare il tema, ora di grande attualità, della cucina e dei prodotti biologici e condivideva questa sua passione con gli amici. Tornando a vivere a Velletri ho avuto voglia di realizzare un suo sogno mai realizzato ovvero portare i prodotti della terra, alla quale aveva dedicato la vita, anche al suo pubblico.

Siamo partiti dalle basi che lui aveva posto mantenendo fedelmente i suoi dettami (abbiamo persino riproposto l’etichetta che aveva disegnato per i vini) e dalla gestione famigliare abbiamo dato vita ad una distribuzione che arrivasse ad un pubblico più vasto. Ci tengo a sottolineare che “La Tognazza” e’ una filosofia di vita più di una mera impresa commerciale: rappresenta il bello del mangiare con gli amici condividendo i prodotti della terra e soprattutto il non prendesi del tutto sul serio. 

Un altro grande sogno sarebbe aprire un ristorante nel quale riproporre le ricette di Ugo.

Quale è la prima ricetta che hai cucinato con tuo padre?

La cucina era il suo regno, lo dice anche in una battuta de “Il Vizietto”, e proibiva a quasi tutti di entrare, persino a mia madre. Solo io sono riuscito nel tempo a conquistare la sua fiducia come palato di riferimento (tant’e’ che questo mi portò a 14 anni a pesare quasi 80 chili) perché si e’ accorto che aveva un palato fino e un grande stomaco! 

Gli unici che si potevano avvicinare ai fornelli erano dei fidi assistenti che eseguivano maniacalmente le sue indicazioni per la preparazione delle ricette se lui doveva, per esempio, andare sul set. Ma era sempre lui a terminare il lavoro per le cene che dava quasi quotidianamente.  

Hai mai usato il cibo per sedurre?

Certo che si'! L’ho usato molto quando ero single e chiaramente di nascosto mi appoggiavo alle ricette (più semplici) di Ugo. Credo che la passione di Ugo sia nata anche perché l’uomo ai fornelli sprigiona un certo fascino e riesce a conquistare.

Tu sei cresciuto in un’atmosfera impregnata di cucina e arte: quale film secondo te incarna meglio il binomio “cibo e cinema”?

Che ci si riferisca ai film di Ugo o meno sicuramente “La Grande Abbuffata”. Incarna l’apoteosi degli aspetti della vita: dal mangiare al morire, dalla seduzione al sesso, dalla condivisione con gli amici alla solitudine. Tutti questi concetti erano vissuti in casa Tognazzi e condivisi con Marco Ferreri che nella sceneggiatura del film li porta all’esagerazione. Inoltre, il cinema geniale precorre i tempi: quello che noi vediamo ne "La Grande Abbuffata" ha anticipato la normalità dei giorni nostri. Questo e' il genio irraggiungibile di talenti come Ugo Tognazzi e Marco Ferreri non per nulla hanno legato a stretto filo la loro vita professionale.

E ora regalaci la tua ricetta preferita.

C’e’ una ricetta di mio padre che oltre a piacermi da pazzi mi stuzzica in tutti i sensi: le farfalle fuxia!   

Ingredienti per 4 persone: 400 gr di farfalle2 o 3 barbabietole tagliate a dadini, 20gr olio, 30 gr burro, 1 cipolla, 1 bicchiere di vino bianco, 1 bicchiere di panna vegetale, sale, pepe, parmigiano reggiano, 1/2 limone, basilico.

In una padella si prepara il soffritto con il burro, l'olio e la cipolla tritata e si sfuma il tutto con il vino bianco. Poi si aggiungono le barbabietole gia' cotte e si condisce con sale e pepe q.b.

Si mescola fino a che le barbabietole non si siano amalgamate con il soffritto. 

Mentre si cuociono le farfalle, si frulla il composto nel mixer a velocita' diverse per creare una crema uniforme e si aggiunge lentamente la panna vegetale che non solo da' la cremosita', ma cambia anche il colore.

Se la crema appare troppo densa si puo' versare un goccio di latte.

Si rimette nella padella il composto per scaldarlo e si spreme 1/2 limone (stando sempre attenti a dosare il meglio possibile questa parte acida) per dare l'agrodolce. Chi vuole puo' aggiungere in ultimo anche del parmigiano reggiano.


Le farfalle devono essere scolate quasi al dente e versate nella padella in modo da amalgamarle con la crema mentre finiscono la cottura.

Si guarnisce il piatto con foglie di basilco per dare il giusto impatto visivo.


Foto realizzate da Gianluca Sarago' 
Foto ricetta realizzate da Elena Maria Manzini