giovedì 22 settembre 2016

TUTTE LE SFUMATURE DI JENNIFER LOPEZ IN "SHADES OF BLUE" SU MEDIASET PREMIUM

Premetto che io sono una grande supporter di JENNIFER LOPEZ, che trovo avere una stamina da vera diva anche se probabilmente non brilla per straordinario talento come attrice e come cantante.

Ammiro il fatto che sia riuscita a costruirsi una carriera spettacolare tenendosi sempre al passo con i tempi e soprattutto che sia fiera di mostrare quanto l'eta' che passa l'abbia resa splendida.

Approvo senza riserve la sua scelta di mettersi in gioco con un prodotto televisivo per due motivi in particolare: prima di tutto perche' le serie sono in assoluto la nuova Hollywood e lei non si e' mai lasciata scappare l'occasione di essere nel posto giusto al momento giuto e poi perche' la recitazione televisiva incentrata sul carattere e sul carisma e' decisamente la dimensione piu' adatta per le sue capacita'.

Ora, se vi dicessi che questa serie in particolare fara' la differenza della televisione mondiale forse esagererei un filino....

"SHADES OF BLUE" forse non sara' il nuovo procedural dell'anno, ma di certo ha tutte le carte in regola per intrattenervi, appassionarvi e farvi sintonizzare tutti i giovedi' su Premium Crime a partire dal 22 settembre.

La premessa, che probabilmente ha attirato l'attenzione della Lopez, e' alquanto interessante: Harlee Santos e' una detective corrotta della polizia di New York che, una volta scoperta, e' costretta a collaborare con la squadra anticorruzione dell'FBI e a tradire i suoi colleghi. 

Lei e la sua squadra, guidata dal tenente Matt Wozniack (RAY LIOTTA), sono abituati a condividere un codice basato su piccoli sotterfugi alla legalita' e che con il passare del tempo sono diventati norme distorte per raggiungere i propri rendiconti. 

Sono corrotti, ma sono allo stesso tempo sono una famiglia che si copre le spalle a vicenda per questo Harlee comincera' un sottile doppiogioco che la terra' (e ci terra') sempre con il fiato sospeso. 

JLO ha creduto talmente nel progetto da impegnarsi anche come produttrice esecutiva insieme al regista premio Oscar Barry Levinson che se ne intende di serie poliziesche e criminali avendo prodotto serie cult come Homicide - Life on the Street e OZ.

Mediaset Premium ha presentato Shades of Blue insieme ad altre tre serie accomunate dalla forte presenza femminile durante uno scintillante evento in stile hollywoodiano al quale io non potevo mancare! 

La seconda anteprima stellare di questo autunno sara' AGENT X prodotta e interpetata da SHARON STONE che si cala nei panni della Vice-Presidente americana alle prese con casi di spionaggio talmente delicati che ne' la CIA, ne' l'FBI possono gestire. La potrete vedere su Premium Action ogni venerdi' dal 23 settembre.

Da sabato 24 settembre andra' in onda su Premium Stories THE SLAP, una miniserie evento autraliana che vede tra il cast nomi di spicco come UMA THURMAN, Thandie Newton (Avatar), Peter Sarsgaard e Zachary Quinto (Star Trek).

Dobbiamo aspettare il 18 novembre per poter scoprire su Joi ogni venerdi' la nuova fatica attoriale (e non solo visto che ne e' anche produttrice) dell'ex casalinga disperata EVA LONGORIA nel ruolo di una esilarante attrice di telenovelas spagnole nella sit-com HOT&BOTHERED.

Con questo pocker di dive non mi resta che augurarvi BUONA VISIONE!



lunedì 19 settembre 2016

PREMI EMMY 2016: LE SERIE TV E GLI ATTORI PREMIATI


Ieri sera a Los Angeles si e' tenuta l'annuale cerimonia di premiazione dei EMMYS ovvero i premi piu' ambiti della televisione che incoronano le migliori serie TV e gli attori piu' talentuosi della precedente stagione televisiva (settembre '15-maggio '16).

Matt Damon, Jimmy Kimmel (Getty Images)
L'edizione di quest'anno sara' di sicuro ricordata per aver contato un elevatissimo numero di attori nominati di diverse etnie (e dopo il grande scandalo degli Oscar con nessun attore latino o di colore non poteva essere altrimenti), per aver divertito grazie al presentatore/mattatore Jimmy Kmmel supportato per alcuni sketch dal suo amico Matt Damon reduce dal mezzo flop dell'ultimo Bourne, ma anche per aver avuto lo share piu' basso delle ultime 20 edizioni. Certo, la domenica sera gli Emmy doveva combattere con la competizione dei match di football, ma allo stesso tempo probabilmente la dinamica di questi premi stantia e autoreferenziale ha un po' stufato il pubblico americano.

Rami Malek
Se nella categoria Serie Drammatica non ha stupito la strapotere di GAMES OF THRONES che ha portato a casa ben 12 statuette tra cui miglior serie drammatica, miglior regia e miglior sceneggiatura (ma e' rimasto all'asciutto nella categoria attori), io mi sono particolarmente esaltata per la vittoria di Rami Malek come Migliore Attore Protagonista per la sua interpretazione di un hacker disfunzionale nella serie rivelazione MR. ROBOT e della fantasmagorica Tatiana Maslany, Miglior Attrice Protagonista, per essere riuscita a dare vita a ben 9 diversi cloni nella serie canadese ORPHAN BLACK. 

Kate e Hillary in una puntata del SNL
Tra le Serie Comiche hanno ottenuto diversi premi alcune serie non molto conosciute in Italia come VEEP incentrata sulle vicende di una vice presidente degli Stati Uniti un po' strampalata e TRANSPARENT che , che potete vedere entrambe su Sky Atlantic. La vera sopresa e' stata la statuetta come Migliore Attrice Non Protagonista a Kate McKinnon, parte del cast del Saturday Night Live e famosissima per la sua caricatura di Hillary Clinton che non ha tardato a congratularsi con lei per la vittoria. 

Una nota personale: sono molto contenta per la premiazione della serie Netflix MASTER OF NONE nella categoria miglior sceneggiatura comica perche' ho partecipato come attrice alle riprese della seconda stagione che sono appena terminate qui in Italia! Bravi!!!


Tra le serie evento non poteva che trionfare AMERICAN CRIME STORY: IL CASO OJ SIMPSON che ha portato a casa Miglior Mini Serie, Miglior Attore Protagonista a Courtney B. Vance nel ruolo dell'avvocato difensore, Miglior Attrice Protagonista a Sarah Paulson che intrepretava la procuratrice che aveva preseguito Simpson nonche' Miglior Attore Non Protagonista e Miglior Regia.

Il creatore della serie Ryan Murphy e la protagonista Sarah Paulson
Per una lista di tutti gli altri premiati potete consultare la BIBBIA dell'entertainment, The Hollywood Reporter.


giovedì 15 settembre 2016

NON PERDETEVI IL DOCUMENTARIO EVENTO "THE BEATLES - EIGHT DAYS A WEEK"

Dando per assodato che tutti noi conosciamo a menadito le canzoni piu' conosciute dei Beatles e che siamo consci del fatto che siano i musicisti che hanno maggiormente influito sulla nostra cultura artistica, per le persone della mia generazione (ovvero nate dopo la rottura della band) la loro fantasmagorica ascesa e l'effetto che avevano sulle folle di fans resta ancora solo un racconto di seconda mano.

Grazie al documentario evento, al cinema dal 15 al 21 settembre, "THE BEATLES - EIGHT DAYS A WEEK" non e' piu' cosi'. Lo spiega lo stesso regista da Oscar RON HOWARD quando afferma che il suo scopo principale sia stato quello di "regalare alle nuove generazioni un racconto approfondito di come fosse nato il fenomeno" dando agli spettatori la percezione di essere in tour con i Fantastici Quattro di Liverpool.

Ci e' riuscito raccontando le imprese live della band dai primi concerti del Cavern Club fino allo storica ultima performance live dello Candlestick Park di San Francisco tramite una serie di preziosi filmati rari ed inediti appartenuti alla band, alla stampa e ai fan che avevano partecipato ai concerti e raccolti nel corso di ben 10 anni di ricerche.

Ne viene fuori uno spaccato di vita vissuta nel dietro le quinte e negli studi di registrazioni dove prendevano le decisioni, sempre all'unanimita' e dove hanno costruito la loro straordinaria carriera.

Vedendo questo bellissimo film documentario non si puo' fare a meno di riconoscere l'incredibile personalita' e talento musicale di questi giovani che con umorismo, intelligenza e creativita' si lasciavano trasportare dagli eventi, ma allo stesso tempo cavalcavano la loro fama con lo scopo di creare musica e divulgarla ad un pubblico piu' ampio possibile. Tutte le strategie commerciali, per quanto importanti, passavano in secondo piano una volta saliti su un qualsiasi dei palchi che hanno calcato perche' si trasformava in un luogo dove esprimersi, divertirsi e divertire.

Ho scoperto da THE BEATLES - EIGHT DAYS A WEEK, che Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr NON si sono trovati al momento giusto, nel luogo giusto nel periodo storico giusto, ma che la loro band rappresenta la perfetta unione di straordinario talento musicale, energia, puro divertimento e grandissima amicizia confezionata in completi eleganti e pettinature sbarazzine da un intuitivo manager. Questo esplosivo mix era una calamita irresistibile per i giovani nati dopo la guerra e pronti a guardare con ottimismo al futuro, proprio perche' i Beatles stessi incarnavano la realizzazione di un sogno.

La prova defintiva della loro immensa star quality e presenza scenica e' svelata da 30 minuti della storica performance live al Shea Stadium di New York del 15 agosto 1965, mostrata alla fine del film per la prima volta rimasterizzata nel suono e nelle immagini.

Improvvisamente si diventa uno di 55000 spettatori e si comincia a pendere dalle labbra di questi giovani musicisti, si ammira la loro sintonia e intonazione musicale e non si riesce a smettere di ridere alle loro battute e scherzi. 

E anche se i Fab 4, modestamente, dichiarano di non sapere il motivo per cui la Beatlemania si sia scatenata in maniera cosi' straordinaria tra urla, lacrime e dichiarazioni d'amore e crisi isteriche, io sono uscita dal cinema con la consapevolezza che il regista Ron Howard e il produttore musicale Giles Martin (figlio del grandissimo George che ha prodotto tutti gli album dei Beatles) siano riusciti alla perfezione a rispondere alla domanda! 

TRAILER 

mercoledì 7 settembre 2016

EMANUELE SIMONINI CI INVITA A "SALUTI DA MODENA"

Emanuele al lavoro
Non vedevo l'ora di intervistare Emanuele Simonini prima di tutto perche' e' un emiliano DOP (preferisco definirlo Protetto che Controllato :) e un grandissimo esperto delle ricette tipiche della nostra regione, poi perche' ha un background molto vario e interessante che si interseca con il mio.

Emanuele da qualche mese collabora con il locale milanese Saluti da Modena, una magnifica drogheria con degustazione di prodotti di eccellenza modenesi che nel mese di settembre ha in serbo per noi tre interessanti eventi.

Mo parliamo un po' con Emanuele, veh!

Avvocato, Attore, Ristoratore quanto hanno contribuito queste tue passioni/occupazioni a renderti il professionista che sei ora?
Il lavoro da Avvocato mi ha insegnato a mettere professionalita' in tutto quello che faccio, le esperienze da Attore a metterci fatica e sudore, la mia attuale professione di Cuoco/Oste/Ristoratore mi sta provando che con le proprie passioni si puo' anche lavorare. E soprattutto ho scoperto che si puo' essere contenti di essere impegnati per molte ore proprio mentre tutti gli altri si stanno divertendo, magari guadagnando un po' meno del lavoro di avvocato, ma sapendo che il proprio cuore e' soddisfatto della scelta.
Infatti, in questo momento mi considero un professionista della ristorazione a tempo pieno. Sono comunque consapevole che per far funzionare un locale non ci sono solo coltelli, cucchiai di legno, pentole e fornelli, ma si devono anche affinare competenze a livello di comunicazione per far emergere la propria attivita' attraverso i social, la stampa o semplicemente per farla conoscere sul territorio nel quale ti trovi tramite contatti con aziende e albergatori in zona. Ci vuole molta diplomazia, passione ed intraprendenza.

Essendo emiliano (come me) so che nelle tue vene scorre la passione per la gastronomia: quale e' il tuo ricordo piu' caro legato al cibo?
Sicuramente mia mamma che prepara da mangiare. Proviene tutto da li': e' un grande amore! La ricordo ancora davanti ai fornelli e riprodurre in cucina le ricette che mi ha insegnato, per me significa onorarne la sua memoria.
Se chiudo gli occhi sento ancora il profumo del brodo la domenica mattina e mi ricordo con affetto l'impegno che tutta la famiglia metteva nel "costruire" i tortellini.

Saluti da Modena, via San Fermo 1 MI
Raccontaci di Saluti da Modena e di come e' nata la vostra collaborazione.
"Saluti da Modena" e' stata una sorpresa perche', nel periodo in cui io stavo cercando di dare vita al mio locale, ho per caso conosciuto questa realta' che assomigliava molto a cio' che avevo in mente, anche se il posizionamento e' piu' in alto. La mia prima idea, infatti, era di aprire un'osteria che servisse prodotti tipici modenesi di grande qualita', ma con un'ambientazione piu' rustica. 
I fantastici prodotti della Privincia di Modena
Tutto ha avuto inizio con una serata che abbiamo organizzato insieme quest'estate chiamata "Tigella Live" nel corso della quale io stendevo la pasta davanti agli occhi attoniti dei partecipanti e tagliavo le tigelle che venivano cotte e farcite al momento. Abbiamo subito capito che la collaborazione poteva funzionare visto che l'evento e' stato davvero bello e movimentato e tutti i presenti erano molto soddisfatti di quello che hanno potuto bere e mangiare....

Io sono una testimone della buona riuscita visto che ero presente e ho assaggiato la tua Divina Tigella: ma per i neofiti che non sanno di cosa si tratti, puoi spiegare nel dettaglio cosa sono le tigelle?
La tigella e' una delle massime espressioni della cucina modenese (ndr. emiliana :)! Nasce come cibo povero preparato con ingredienti poco nobili come farina, latte, acqua, strutto e lievito di birra, pero', come molto spesso accade, le cose piu' semplici sono le piu' buone. I dischetti di impasto vengono cotti i maniera espressa e serviti caldi (un po' come la pizza) mantenendo tutta la loro bonta' e fragranza. Si consumano subito farciti con i salumi tipici come salame, mortadella, lardo, coppa. Una vera meraviglia!
La storia di questo piatto e' piuttosto antica. Se chiedi ad un abitante della montagna modenese di una certa eta' di assaggiare una tigella ti dice di stare attento a non romperti i denti perche' il nome deriva dai dischi di terracotta che venivano usati per cuocere l'impasto nel fuoco del camino. Ora esistono le cosiddette "tigelliere", delle piastre create apposta per cuocere le tigelle.

La Divina Tigella
Che farine e che farciture hai testato per le tue tigelle?
Per il nostro evento abbiamo sperimentato una farina contenente cruschello e altre farine preparate con grani antichi o con il farro ottenendo delle ottime nuove frangranze. Per quanto riguarda le farciture proponiamo sempre svariate opzioni, ma quella che e' stata piu' apprezzata la sera dell'evento e' stata quella di prosciutto di Modena DOP 24 mesi, caciottina e composta di ciliegie.
Inoltre, ci tengo a sottolineare che se si parla di tigella non si puo' mancare di nominare il suo ripieno principe: la CUNZA (anche detto pesto alla modenese). E' un battuto di pancetta con un pochino di aglio e rosmarino che viene spalmato dentro la tigella bella calda in modo che si sciolga in tutta la sua "succulenza" e si spolvera con parmigiano grattugiato.....solo a pensarci mi viene l'acquolina in bocca!

Anche a me! Che eventi ci state preparando per il mese di settembre? 
Abbiamo tre eventi in previsione per settembre. 

Giovedi' 8 settembre abbiamo organizzato una serata dedicata ai vini naturali Triple A. La degustazione, guidata da Giuseppe Seghezzi membro ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vini), vi fara' conoscere quattro vini bianchi caratterizzati dall'essere Triple A ovvero prodotti da vignaioli che si definiscono Artisti, Artigiani e Agricoltori e che hanno rinunciato all'uso della chimica nei vigneti e dei lieviti selezionati in laboratorio.  Il menu' prevede crostoni farciti, tortelloni con ripieno di burrata e, per chiudere, la nostra tipica torta di tagliatelle.

Mercoledi' 14 proponiamo un evento che coinvolge due musicisti, Stefano Zaninello e Enrico Ballardini, che ci delizieranno con un unplugged chitarra e voce omaggiando Guccini. Nel corso della serata scorreranno litri di vino e saranno servite tigelle a go go.

Saltiamo un paio di settimane e il 28 settembre, gli stessi due musicisti, animeranno la serata con musica dedicata al nostro mitico Vasco. In quell'occasione presenteremo le nostre birre artigianali: la bionda "Mo che Bionda" e la rossa "Bella Amara". Le birre portano il nostro marchio e sono prodotte per noi dal birrificio Sguaraunda. Sono solo due, per il momento, perche' si tratta di un esperimento, ma se la nostra birra dovesse piacere abbiamo gia' pronte altre ricette che vorremo far preparare su richiesta. Non vedo veramente l'ora di sapere che ne pensate.

Parliamo di cinema: in quale film ispirato al cibo avresti voluto recitare (o cucinare)?
Quando si parla di cinema "gastronomico" non si puo' che far andare la propria mente alla "Grande Abbuffata". Con colleghi di cotal grandezza forse da attore mi sarei sentito un po' in imbarazzo quindi probabilmente mi sarei semplicemente messo ai fornelli insieme a Tognazzi...per insegnargli come fare le tigelle!

Regalaci una ricetta che servite da "Saluti da Modena".
Ti regalo la ricetta dei TORTELLONI DI SPINACI E RICOTTA conditi con Parmigiano e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena 12 anni DOP.

Preparate la pasta sfoglia con la tipica proporzione di 1 uovo per ogni etto di farina (io di solito utilizzo 70 gr di farina grano tenero 00 e 30gr di Farina di semola di grano duro), impastate con un po' di acqua, se necessario, e tirate.
Per il ripieno cuocete gli spinaci a vapore poi strizzateli bene, tritateli e mescolate con ricotta vaccina, parmigiano reggiano grattugiato, pan grattato, sale, noce moscata e pepe.
Cuocete per circa 4 minuti in acqua bollente salata e codite con parmigiano grattugiato e qualche goccia di aceto balsamico tradizionale di Modena DOP.

giovedì 1 settembre 2016

JASON BOURNE - FINALLY BACK IN ITALIA

JASON BOURNE is back! E quando parlo di Bourne, uno dei personaggi letterari e cinematografici di maggior successo degli ultimi decenni, naturalmente mi riferisco al primo interprete a cui e' stato affidato il ruolo: MATT DAMON.

Ma questo lo sapevamo gia': giusto? 

Dopo il mezzo flop del quarto capitolo della saga che aveva visto un cambio di protagonista basandosi sull'assunto che Jason Bourne sia il nome affidato non ad una sola persona, ma ad un "tipo" di agente, prima che il film debuttasse negli Stati Uniti a fine luglio la casa di produzione aveva fatto circolare voci e fotografie di Matt Damon sul set, calatosi di nuovo nei panni di una delle sue interpretazioni piu' amate.

Ma dopo ben 4 film puo' essere solo la presenza di Damon un richiamo abbastanza forte per i fan?

O la sicurezza che con il ritorno del "vero" protagonista (sorry Jeremy Renner...) si sarebbe trovato un diretto proseguimento della trama di "The Bourne Ultimatum" del 2007 interrotta dal film del 2012?

La casa di produzione probabilmente non era cosi' sicura quindi ha giocato anche altre due carte sul piano del cast: la garanzia ormai data per assodata di Vincent Cassel e Tommy Lee Jones come antagonisti e la nuova garanzia, dovuta anche al recente Oscar, della attuale it girl Alicia Vikander.

Ok, ok....ma ora vi starete chiedendo cosa ne penso del film, e come ho rielaborato da quando l'ho visto a luglio.

Devo ammettere che appena si sono spente le luci e mi sono ritrovata ancora un volta il mio amato Bourne sullo schermo sono rimasta molto ben impressionata. Damon sembra davvero nato per interpretare il ruolo sul piano emotivo, fisico e per presenza scenica. Le scene d'azione sono spettacolari, anche se a volte si trascinano per le lunghe e risultano troppo violente in un periodo in cui la violenza la fa, putroppo, da padrona nella nostra vita reale.

La trama...beh...sul piano generale regge perche', come negli altri capitoli, lo scheletro e' composto dall'azione e dalle rivelazioni sul background di Bourne a cui sono stati aggiunti richiami a recenti fatti di cronaca (gli scontri in Grecia e il caso Snowden), ma viene un po' appiattita dai personaggi di contorno alquanto stereotipati capitanati dalla Vikander nel ruolo di un'ambiziosa agente della CIA, esperta di cibenertica.

Prima di tutto, per quanto sia un'attrice di grande talento, e' troppo giovane per ricoprire la parte che le hanno assegnato e il suo personaggio manca totalmente di sfaccettature (e di trucco e parrucco!!).

Anche Vincent Cassel e Tommy Lee Jones sembrano recitare con il pilota automatico. Non riescono ad infondere cuore e anima nella loro interpretazione e finiscono per essere il solito cattivo visto e rivisto.

Interessante invece l'inserimento di un giovane genio della Silicon Valley che per riuscire a lanciare la propria piattaforma ha dovuto vendere l'anima, e i dati personali dei suoi utenti, al governo americano. La sua presenza tiene ancorata la trama alla contemporaneita' mostrando come la saga si sia evoluta negli anni e non involuta.


Conclusione: JASON BOURNE E' TORNATO e vale comunque la pena di andare a vedere la pellicola per godersi due ore di Damon in azione, ma non aspettatevi nulla di particolarmente innovativo e di sicuro nulla di definitivo...da' proprio l'impressione di essere tornato per restare.